Maxi emendamento, notte di riflessione

Gazzetta del Sud Michele Cimino PALERMO Seduta a vuoto. Nel pomeriggio di ieri si sarebbe dovuta concludere la discussione generale su bilancio e finanziaria e avviare l'esame dei singoli articoli, ma non se n'è fatto nulla. Solo pour parler sulla organizzazione dei lavori. Non è piaciuto all'opposizione il maxi-emendamento del governo, composto da 59 articoli e 253 emendamenti, con cui si sostituiva il testo della finanziaria già esaminato dalla commissione Finanze. Di fatto, con questo emendamento, in attesa dei fondi Fas che lo Stato trattiene, il governo della Regione punta a fare cassa, per cui sono previsti aumenti in diversi settori. In particolare, si prevede il raddoppio dei canoni per l'acqua, tanto per uso irriguo che potabile. Inoltre, si dispone l'invio di cartelle esattoriali e relativi pignoramenti anche per semplici ritardi nel pagamento della Tarsu, vengono raddoppiati i canoni per le concessioni demaniali marittime di lidi balneari e porti turistici e si pagherà di più per il rilascio delle patenti di guida. La partecipazione a esami di guida costerà da 14 a 120 euro in più. E sarà anche introdotto un ticket di 10 euro per l'ingresso in parchi e riserve naturali. Non solo. Potrà essere concessa ai privati la gestione di boschi, parchi e riserve. Complessivamente si prevedono entrate per 30 milioni. Oltre al patrimonio naturale, i privati potranno gestire anche i beni culturali. Peraltro, in merito alla gestione da parte dei privati di parchi e riserve, è già in fase di aggiudicazione un bando regionale, pubblicato nello scorso febbraio, in cui si fa anche riferimento a un contributo pubblico del 50% nel caso di impiego dei forestali che, al momento, in ben 29 mila sono in carico alla Regione. Tagli pesanti anche all'interno degli uffici regionali: 15% in meno negli uffici di gabinetto del presidente della Regione e degli assessorati; bloccati gli adeguamenti contrattali per il triennio 2010-2012 per i dipendenti regionali e per il personale di enti e società partecipate, ai quali viene congelato anche il salario accessorio per il periodo primo gennaio 2011-31 dicembre 2013. Ridotte del 10% annuo le spese di noleggio, gestione, manutenzione e riparazione del parco auto. Con il comma 9 dell'art. 2 si vieta all'Aran "di procedere al conferimento di incarichi di consulenza a qualsiasi titolo", mentre con il comma 13 si dispone che "i complessi aziendali di Ems ed Espi, comprensivi di tutti i beni mobili, immobili, i diritti, i crediti e i debiti" siano "trasferiti al patrimonio della Regione". Con il comma 14 si accelera la liquidazione dell'Eas, l'Ente acquedotti siciliani, trasferendo, a partire dal primo gennaio 2012 la gestione idrica al dipartimento per i rifiuti e le acque e si dispone il passaggio alla Regione del personale a tempo indeterminato. La Regione si farà carico anche delle pensioni dei dipendenti Eas in quiescenza. Presso l'assessorato all'Economia viene istituita la centrale acquisti regionale, una Consip regionale. La centrale svolge la propria attività in collegamento con la centrale acquisti nazionale (Consip). Sempre per risparmiare, vengono soppressi gli Istituti autonomi case popolari (Iacp) con la nomina di commissari liquidatori e viene istituita l'Agenzia regionale per l'edilizia sociale (Ares) che subentra agli Iacp, acquisendone il patrimonio. L'Ares avrà sede a Palermo e il suo consiglio di amministrazione sarà formato da tre componenti. La società assorbirà il personale a tempo indeterminato proveniente dagli Iacp. E' prevista inoltre la costituzione di un fondo immobiliare per gli interventi di social housing con una dotazione di 30 milioni di euro (fondi ex Gescal). Alla Regione vengono trasferiti i beni immobili non strumentali dei Consorzi Asi "nelle more del riordino del settore". E' confermata, invece, la costituzione di un fondo di 150 milioni di euro da destinare agli investimenti per favorire rilancio e sviluppo. E è confermata anche l'ipotesi di un mutuo da 850 milioni di euro per dare respiro alle casse della Regione. Molti deputati dell'opposizione hanno chiesto il ritiro del maxi emendamento o il rinvio dei lavori. Al dibattito, coordinato dal vice presidente Santi Formica, sono intervenuti i deputati: Marco Falcone, Vincenzo Vinciullo, Giuseppe Buzzanca, Innocenzo Leontini, Salvino Caputo e Roberto Corona del Pdl; Raimondo Maira e Salvatore Cordaro del Pid; Calogero Speziale del Pd; Michele Cimino di Forza del Sud; Cateno De Luca del Gruppo misto. Stamattina il presidente dell'Ars Francesco Cascio, dovrebbe tentare di sfoltire il numero di emendamenti.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/27/2011

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