Sedersi in un ristorante, consumare un pasto e, al momento di pagare, contestare il conto al ristoratore, quindi decidere di non pagare. Nel comprensorio di Milazzo (Me) si può fare anche questo, dopo che un giudice di pace, respingendo la denuncia presentata dal titolare di un locale, ha disposto “il non luogo a procedere” nei confronti di un commerciante di Cefalù (Pa) che si era rifiutato di pagare il conto.
Secondo quanto riferito dal ristoratore, l’uomo, dopo avere consumato un lauto pasto prelevato dal buffet in sala, si è fatto portare una bottiglia di vino doc, una di minerale e ha consumato con tutta calma. Finito di mangiare ha chiesto il conto, ma 20 euro gli sembravano “un po’ troppi”, dunque si è rifiutato di pagare. “Mi denunci pure, questi sono i miei dati personali”.
L’indomani mattina, il ristoratore, tramite il proprio legale, ha denunciato il commerciante per ‘insolvenza fraudolenta’, rivolgendosi al giudice di pace di Milazzo. Qualche giorno fa è venuta fuori la sentenza che ha assolto il commerciante di Cefalù, disponendo “il non luogo a procedere per la scarsa entità del danno arrecato al ristoratore”. A quanto sembra, il commerciante di Cefalù, in precedenza, aveva usato la stessa ‘tattica’ anche in altri importanti ristoranti del centro di Milazzo.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/25/2012
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!