Filicudi- Quanti disagi, quante sofferenze, per un porto, quello principale, che è ancora un cantiere e per uno scalo alternativo che, causa il mare agitato, non consente alla nave di attraccare e di far sbarcare diversi passeggeri con auto al seguito. Sono tornati tutti indietro tra Lipari e Milazzo. E' accaduto ieri, e va evidenziato a scanso di equivoci, senza nessuna responsabilità per la Siremar e per il comandante della motonave Pietro Novelli che ha fatto il possibile per attraccare a Pecorini. Ma non c'è stato nulla da fare. La nave partita alle 9,15 da Milazzo, ha fatto operazione a Vulcano, Lipari e Salina. Ma giunta a Filicudi-Pecorini, constatate le difficoltà, ha proseguito per Alicudi. E' quindi ripassata da Filicudi; anche questa volta un tentativo a vuoto per le proteste, certamente non contro la società, di chi doveva toccare terra, la propria terra. La nave ha quindi diretto la prua novamente per Salina, Lipari, Vulcano e Milazzo riportando con se quanti dovevano sbarcare a Filicudi. Un'isola dove, da più di un anno, specie d'inverno e in questo scorcio di anomala primavera, se si riesce a partire non è dato sapere quando si riuscirà a tornare. E pensare che con un buon progetto i lavori al porto principale erano già stati conclusi da diversi mesi.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/19/2012
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