La festa del Corpus Domini incide nella vita ?

La festa del Corpus Domini incide nella vita ? Don Benedetto Nicotra Vogliamo onorare, dicevamo, con tutte le forze della nostra fedeltà, il Mistero Eucaristico. A Cristo, nascosto e presente nel divino Sacramento, sia nel mondo, come in cielo, «la benedizione e l’onore e la gloria e la potenza per sempre» (Apoc. 5, 13). Questo il nostro scopo; e noi ora lo stiamo, umilmente ma cordialmente, manifestando. Ma ci dobbiamo chiedere: è questo il solo scopo della festa del Corpus Domini? Non ve ne sarebbe un altro, congiunto e subordinato al primo? Uno scopo, che riguarda noi piuttosto che Cristo? Si, la festa ha evidentemente un secondo scopo: liturgico il primo, pedagogico il secondo. Vuole cioè la Chiesa, celebrando con tanta solennità la festa del Corpus Domini, educarci a pensare, a valutare, a celebrare l’Eucaristia per l’importanza ch’essa ha non solo in se stessa, teologica diciamo; ma altresì per quella ch’essa ha per noi, spirituale e sociologica specialmente. Che cosa vuol dire, Fratelli e Sorelle,carissimi, che per la festa del Corpus Domini tanto si cerca che tutto il popolo cristiano sia convocato, sia riunito, sia simultaneamente presente? Perché oggi la Chiesa chiama a raccolta tutti i suoi figli d’intorno all’altare? Invita il Clero, tutto i vescovi i sacerdoti, invita i fedeli, tutti i fedeli, anche a tutti quelli che per vari motivi si sono smarriti come pecore disperse che cercano, l'ovile che attende il rientro delle pecore disperse, perché il pastore sente l'odore delle pecore smarrite, affinché la totalità dei credenti si trovi insieme a celebrare il Mistero Eucaristico; non manchino i fanciulli, vengano ai primi posti i giovani, gli adulti sospendano le occupazioni profane e diano alla riunione un carattere marcato di serietà e di solidarietà, qui vogliamo gli uomini del pensiero e gli uomini del lavoro, i disoccupati affinché dio al più presto provveda per una occupazione degna, qui le famiglie intere oggi anche i separati i conviventi,che si sentono amati da Dio siano presenti nella più grande e spirituale famiglia ecclesiale, si quella di Dio che continuamente li ama, facciamo posto alle vergini, alle vedove, ai malati, agli anziani, ai bisognosi, nessuno sia assente, perché occorre oggi la moltitudine; e nessuno si senta forestiero, ma un senso di fratellanza tutti avvicini in un medesimo sentimento, con una medesima voce, nella medesima coscienza d’una fede comune, d’una speranza comune, d’un amore comune. La Chiesa oggi vuol essere Chiesa, cioè assemblea, cioè popolo, Popolo di Dio, in cammino . Perché, celebrando l’Eucaristia, la Chiesa tiene tanto a questa presenza totale e corale di quanti le appartengono e la compongono? Ecco la risposta: perché l’Eucaristia è il Sacramento della comunità cristiana, della comunione della carità.Dio non giudica ma nel perdono ama tutti, in particolare modo noi peccatori. Quante cose belle e profonde si potrebbero dire su questo tema! Gridiamo lo forte con il cuore Dio è Amore, non separazione.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/31/2013

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