Assistenza turistica a Marina Corta

Assistenza turistica a Marina Corta Gazzetta del Sud Peppe Paino Lipari- I locali ex biglietteria aliscafi di Marina corta, oggi della Lipari Porto Spa, saranno messi a disposizione dei turisti. “ Abbiamo riscontrato – ha annunciato il sindaco Marco Giorgianni- la disponibilità da parte della società a concederli per l’estate all’ente. Pensiamo che invece di continuare a farli restare chiusi possano tornare utili al Comune per offrire sei servizi. Valuteremo a breve quali anche se, ovviamente, non potranno che essere rivolti al turismo”. Va ricordato che quei locali, nel 2007, come altri nella zona sono stati ceduti dal Comune alla società mista con capitale di maggioranza privato di Condotte d’Acqua Spa nell’ambito del progetto di rifunzionalizzazione della portualità dell’isola promosso dall’ex sindaco Mariano Bruno. Da allora, ristrutturati per alcune centinaia di migliaia di euro da parte della Lipari Porto sono stati aperti due o tre volte. Pensare, del resto, di lasciarli ammalorare, inutilizzati, dalla salsedine sarebbe una follia per cui meglio valorizzarli in quella penisoletta del Purgatorio che rappresenta, ancora, fortunatamente, uno dei luoghi simbolo dell’isola e delle Eolie dove sbarcano croceristi provenenti da tutto il mondo e “minicroceristi” dalle coste calabre e della Sicilia tirrenica. Frattanto, nella società che dovrebbe realizzare , rispetto al passato solo i porti turistici di Pignataro e Marina Corta, si è insediato a Roma il nuovo presidente del collegio dei revisori dei conti: è il noto commercialista eoliano , prof. Peppuccio Subba, tra l’altro, ex vicesindaco del comune più rappresentativo delle Eolie. “ Un grande uomo- afferma il presidente della società Giancarlo Niutta- e un grande professionista dall'enorme saggezza con tante storie da raccontare. Una fonte inesauribile di arricchimento culturale". Con lo stesso Niutta e con il consigliere d’amministrazione Pippo Santamaria completa il quadro dei rappresentanti dell’ente (in quota Udc) nella stessa società mista. Rappresentanti che, rispetto ai loro predecessori, non percepiranno più lauti compensi ma un gettone annuo di presenza di mille euro. I nuovi progetti dei porti turistici dovrebbero essere presentati prossimamente alla popolazione. Il sindaco Giorgianni e il presidente Niutta intendono assolutamente condividere prima gli elaborati con le categorie sociali interessate e con il Consiglio comunale e dopo, in base alle indicazioni raccolte, procedere alla convocazione della conferenza dei servizi. In questo senso a Roma i vertici societari hanno manifestato grande apertura nei confronti del Consorzio Pontili galleggianti delle Eolie. Com’è noto il presidente Giovanni Maria De Franchis a fine giugno ha annunciato che il Consorzio ha incaricato i legali Candido Bonaventura e Antonio De Matteis di avviare ogni necessaria iniziativa giudiziale o stragiudiziale a tutela dei titolari di pontili di ormeggio nell'arcipelago eoliano. “Ancorché interlocutori privilegiati della pubblica amministrazione in relazione alla progettualità ed alle iniziative relative alle vicende che interessano la portualità delle Eolie- ha evidenziato il presidente- vengono inspiegabilmente ignorati, messi da parte e non aggiornati in merito all'andamento della procedura per la realizzazione del porto turistico di Lipari, e ciò nonostante l'incidenza della stessa sul proprio futuro imprenditoriale, sui livelli occupazionali e sulla economia delle isole”. Il Consorzio, quindi, ha assunto la decisione di non lasciarsi più travolgere dagli eventi e di rendersi promotore di tutte le iniziative amministrative e giudiziarie che il caso richiede. Senza soldi , però , non si cantano messe. E la strada verso questi porti turistici presenta un grosso ostacolo: occorrono, cioè, trenta milioni di euro e chi li mette. Dopo la cancellazione per intervento regionale dal progetto del porto commerciale perché la procedura per opere di questo tipo e completamente diversa dai porti turistici e il ridimensionamento dell’opera sono cambiate le convenienze per cui lo stesso socio privato ha chiesto alla Regione di intervenire, con un contributo calcolabile, appunto, in circa 30 milioni di euro per coprire la perdita di circa il 25% di posti barca. Ma la Regione si è riservata di rispondere perché teme una sanzione europea potendo configurarsi, questa partecipazione, come “aiuto di Stato” e con la crisi del diportismo bisogna vedere come può essere dimostrato che l’opera favorisca l’incremento turistico.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/5/2013

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