Martina Caruso: intervista ad uno chef stellato

Martina Caruso è una giovanissima chef con una passione ed una determinazione grandissime. Under 35, ma già premiata con il riconoscimento più prestigioso di tutto lo scenario culinario mondiale: la Stella Michelin. Martina è nata a Salina ed è qui che lavora, al Signum di Malfa, pluripremiato boutique hotel della sua famiglia. Come descritto anche sul sito dell’hotel: “che avvenga nella luce intensa dell'Isola, tra i colori delle maioliche e le sfumature del paesaggio o sotto il cielo stellato e unico di Salina, l'esperienza gustativa al Signum rimane uno dei ricordi più intensi del viaggio”.
Conosciamo più da vicino Martina Caruso.
Da dove è nata questa tua grande passione per la cucina?
Passione nata per caso. A 14 anni volevo fare cucina, così mi sono trasferita a Cefalù per frequentare l'alberghiero e, poi, per seguire corsi e fare stage, tutti molto significativi. Primo maestro mio padre che mi ha insegnato la tradizione e il valore della terra. Più passano i giorni, i mesi e gli anni e più sono convinta di aver fatto la scelta giusta.
Che cos'è la cucina per te?
La cucina è… Intanto con la mia cucina cerco di regalare emozioni, tramite sapori diretti e unici che non si scordano, per me la cucina è un luogo dove sfogare la mia creatività… La chiuderei in tre parole: territorio, ricerca, digeribilità. In cucina esprimo me stessa.
Cosa si prova ad aver ottenuto una Stella Michelin in così giovane età?
Quando ho saputo della stella Michelin ho sentito una forte emozione, in realtà i primi giorni ci ho messo un po' a convincermi di quello che era successo, non pensavo di prenderla così presto anche se, onestamente, ci speravo.
E' cambiato qualcosa nella tua vita, da quel momento?
La vita non è cambiata, voglio rimanere sempre con i piedi per terra e affrontare il lavoro con serenità e divertendomi. Questo per me è un punto di partenza e non un punto di arrivo. Non bisogna montarsi la testa, ma lavorare duro.

Non vi resta che partire per la meravigliosa Isola di Salina e… assaggiare, per credere!

di Francesca Zampaglione

Data notizia: 7/1/2016