La Roma di Achille Pinelli

A Palazzo Braschi in Corso Vittorio continua la mostra “La Roma di Achille Pinelli”, omaggio ad uno dei protagonisti del mondo artistico romano dell’Ottocento, figlio del più noto Bartolomeo. In omaggio allo stile di Bartolomeo sono esposte scene che illustrano la pittoresca vita romana di quell’epoca derivate dalle note incisioni di Pinelli padre "La bottega del ciabattino" o "La Carrettella delle ottobrate". La mostra è un’occasione per valorizzare il vastissimo patrimonio conservato nelle raccolte del Museo di Roma e per presentare al pubblico una selezione di 70 acquerelli realizzati tra il 1832 e il 1835 che documentano aspetti della città scomparsi o radicalmente mutati nel corso del tempo. Achille Pinelli, nato a Roma nel 1809 e scomparso a Napoli nel 1841, ha realizzato nella prima metà degli anni ’30 del XIX secolo circa 200 acquerelli. In un’epoca in cui non c’è la fotografia, gli acquerelli di Achille Pinelli hanno un grande valore e oggi non sono solo preziose opere d’arte ma rappresentano un vero e proprio inventario di molti edifici non più esistenti. Le opere dell’artista mostrano quasi sempre vivaci scene di vita quotidiana che evocano lo stile del padre. Come nel caso della tavola dedicata a "Santa Maria della Scala", che presenta in primo piano la festa dei montanari abruzzesi culminante con il ballo dell’orso e nella "processione dei confratelli" davanti alla chiesa della Natività di Gesù in Piazza Pasquino, che indossano il caratteristico saio. Fino al 16 settembre si può ammirare la caput mundi nell'800 al Museo di Roma.

a cura di Daniela Bruzzone

Data notizia: 8/24/2007