PALERMO – E’ stato pubblicato nell’ultimo numero della Gazzetta Ufficiale della Regione il decreto dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Pippo Sorbello, sulle linee guida che costituiscono atto di indirizzo per l'adozione, da parte delle province regionali, delle autorizzazioni in via generale per le attività trasferite dalla Regione, ai sensi della legge regionale 3 ottobre 1995, n. 71. Le province comunicheranno al dipartimento regionale Territorio e ambiente l'elenco delle autorizzazioni in via generale adottate, trasmettendone copia anche su sopporto informatico, per consentire adeguata informazione al pubblico tramite il sito web dell'assessorato.Il dipartimento regionale Territorio e ambiente provvederà, su proposta delle province ed avvalendosi del Tavolo tecnico regionale di coordinamento istituito in attuazione del Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente, a predisporre gli atti necessari ad integrare le linee-guida di cui all'art. 1 del decreto stesso, per le rimanenti attività individuate che rientrano nell'elenco delle attività a ridotto inquinamento atmosferico ed a ridotto impatto ambientale.
“Le linee-guida per l’adozione delle autorizzazioni in via generale sono il frutto del lavoro sviluppato da un tavolo tecnico a cui è stato affidato il compito di coordinare le iniziative finalizzate a dare attuazione alle direttive europee ed alle norme nazionali che regolano la materia delle autorizzazioni”. Lo sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente Pippo Sorbello che aggiunge: “La normativa è volta a snellire le procedure burocratiche necessarie per l’avvio di attività imprenditoriali capillarmente diffuse sul territorio e a basso impatto ambientale. Si tratta di un primo provvedimento, che potrà essere agevolmente recepito dalle diverse province regionali e che soddisfa la richiesta di servizi efficienti da parte dei cittadini, garantendo comunque il rispetto di fondamentali principi di tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Su proposta delle province - conclude Sorbello - l’elenco delle “attività in deroga” sarà ampliato, nei limiti consentiti dal contesto normativo di riferimento, per migliorare efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, minimizzando al contempo i costi e i tempi di attesa per i cittadini”.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/23/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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