Salina, centenario dei tre comuni

Salina, centenario dei tre comuni Michele Merenda SALINA – Nel giorno di S. Stefano, è caduto il centenario della costituzione dei tre comuni dell’isola di Salina: Leni, Malfa, S. Marina Salina. Dopo essersi affrancata da Lipari nel 1867 grazie alle forti iniziative degli intellettuali dell’epoca, l’isola più verde delle Eolie ha vissuto circa 40 anni come comune unico con sede a S. Marina. Ma già l’anno seguente all’indipendenza, nacquero dei forti attriti tra gli esponenti delle frazioni principali. La situazione divenne ancor più complicata nei primi anni del ‘900; sul finire del secolo precedente, infatti, i vigneti dell’isola erano stati colpiti dal parassita della Filossera, mettendo così in ginocchio la florida economia salinese ed acuendo in maniera esponenziale i contrasti interni, dovuti anche al lungo isolamento in cui erano rimasti i singoli territori. Il 26 dicembre del 1909 un decreto regio sanciva definitivamente la nascita dei tre comuni. Fu mandato inizialmente un commissario, affinché tutto venisse definito con la massima imparzialità. Proprio oggi, il comune di Leni ha voluto solennizzare l’evento con un consiglio comunale per l’occasione, una messa solenne ed una cerimonia di fronte al municipio, dove sono stati ricordati tutti i sindaci ed i podestà lenesi. «Quella di oggi – ha detto Riccardo Gullo, sindaco di Leni – è una festa dedicata a tutti. Bisogna avvicinarsi con serenità e con la ragione alle vicende del passato per prendere corretti spunti per il presente. Nel 1867, di fatto, Salina usciva da quella sorta di medioevo feudale in cui versavano le Eolie. Se leggiamo i documenti dell’epoca – ha continuato il sindaco –, è evidente l’oppressione che si viveva in quei giorni, soprattutto per la totale assenza di una scuola. Ed è proprio nelle scuole che nascono i focolai di aggregazione e di identità. Il paese di Leni è sempre vissuto in pace e di fatto, dopo il commissariamento, nel 1911 venne eletto come primo sindaco don Picone, a testimonianza della continuità di quella tradizione che vedeva nelle parrocchie il centro in cui si governavano le comunità. L’autodeterminazione di ogni società è un valore che va sempre esaltato e difeso. Oggi – ha concluso il sindaco – voglio dare il mio impegno affinché questi documenti storici diventino patrimonio dei nostri studenti e che venga presto istituita una borsa di studio sulla conoscenza della nostra storia». Nel corso della cerimonia, le Guardie del Servizio Forestale hanno consegnato una targa al sindaco Gullo come riconoscimento per essersi immediatamente interessato alla messa in sicurezza della strada che dovrebbe giornalmente portare in montagna il Corpo Forestale e per aver quindi, in pochi giorni, risolto un problema annoso che da tempo metteva in grande difficoltà il loro lavoro. (nelle foto: il sindaco Gullo mentre riceve il riconoscimento dal Corpo Forestale)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 12/26/2009

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