Riceviamo dal dott. Giancarlo Baldanza e pubblichiamo:
"Ho letto l'articolo riguardante il buon esempio di buona sanità di cui sono stati autori i due colleghi di Panarea, i dr. Marino e Asciutto ma, in quanto medico, mi sono chiesto: e se la paziente, nonostante la competenza dimostrata dai colleghi, fosse morta, oggi si scriverebbero le stesse cose!!!??? Spiacente, ma la realtà quotidiana è altra cosa, visto che noi medici veniamo accusati facilmente e con grande superficialità di malasanità appena accade qualcosa di drammatico o tragico. Un dato: in oltre l'80% dei casi di presunta malasanità, i medici denunziati sono risultati, a giudizio della magistratura e delle commissioni d'inchiesta aziendali, completamente innocenti. Ma intanto a questi medici accusati ingiustamente, i danni morali e materiali (avvocati e non solo) chi li ripaga? Nessuno! Faccio i miei complimeni ai colleghi di Panarea (e a tutti i colleghi delle Guardie Mediche -continuo a chiamarle così) non per aver fatto bene il proprio lavoro (cio' fa parte della nostra quotidianità!), ma per il coraggio dimostrato ad assumersi dei rischi e le loro pesanti conseguenze, pur lavorando nella precarietà e nella solitudine dei presidi di guardia medica insulari. Se la paziente di Panarea fosse morta, oggi i colleghi sarebbero stati denunciati per omicidio colposo per non aver provveduto a chiamare l'eliambulanza.
Dr. Giancarlo Baldanza - Dirigente Medico Fisiatra Distretto di Lipari"
( Verissimo quanto scrive il dott. Baldanza ed è bello andare controcorrente esaltando e portando alla ribalta i casi di buona sanità di cui gli stessi medici non parlano, ritenendo di compiere , semplicemente, il loro mestiere. Nelle Guardie mediche isolane, poi, si compiono sovente dei miracoli. Ma non va anche dimenticato che fare il medico è una missione e che, oggi, molti medici raccomandati non hanno questa vocazione. P.P.)
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/19/2011
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