Giunta Bruno e libertà di critica

Giunta Bruno e libertà di critica Riceviamo da Daniele Corrieri e pubblichiamo: Buongiorno Direttore, questa volta mi permetto di scrivere a livello personale e non per rappresentare altro di cui si parla assiduamente in questi giorni. Partiamo da una premessa: ogni liparoto che vive a Lipari ha diritto alla critica, chi ha origine eoliane ma per svariati motivi è fuori dalla sua terra ha anch'egli diritto di critica o di fare osservazioni. Quelli che vivono fuori da Lipari, eoliani puro sangue, non si sentono ne Messia ne tantomeno i luciferi; sono eoliani e amano Lipari e ovviamente l'Italia! Certamente le novità da sempre alle Eolie portano scompiglio, come del resto le abitudini storiche fanno la stessa cosa. L'eoliano elettore da sempre ha votato liberamente le varie maggioranze e relativi sindaci. Questi eoliani mica erano gli apostoli ??? No, erano persone che liberamente o per scelta politica o per scelta di stima nella persona votavano il proprio candidato. Sostengo che quando si parla di politica la chiesa o simboli della stessa vadano messi da parte; ritengo che sia più giusto dire liberamente perché questo si, l'altro no. Nel linguaggio politichese eoliano è difficile riscontrare accuse con nomi e cognomi, salvo specifici attacchi fatti o da consiglieri comunali o persone di partito. Perché tutto questo??? Probabilmente essendo una comunità ristretta, rischi di far male a un parente o a qualcuno vicino alla famiglia. Oggi è facile attaccare Mariano Bruno da ogni parte politica e "dunni pigghiu pigghiu", ma a prescindere che non sono io che posso giudicare il suo operato (ho le mie impressioni e le tengo per me...dio me ne scansi) non posso mai credere che tutto il malumore e problemi che ci sono e si leggono siano solo sua responsabilità. Credo che sia stato affiancato da un'amministrazione con relativi nomi e cognomi e accompagnato in consiglio comunale con consiglieri di maggioranza che anche loro hanno un nome e cognome. Ovviamente se questi signori pensano che il loro operato sia stato esemplare, non resta che esporlo al Popolo Eoliano, il Popolo li giudicherà. Riterrei opportuno che ognuno di noi dobbiamo riflettere per come argomentare e proporre una nuova azione politica, evitando sia da una parte sia dall'altra di essere vaghi o politichesi. Che poi l'azione politica venga anche dall'Africa, quel che conta è che la stessa sia condivisa dagli elettori del Comune di Lipari. La libertà non è un qualcosa che si compra al super mercato, liberi si nasce ma mai diventare prigionieri di nessuno a costo di restare poveri. Liberi di essere nel rispetto delle regole. Democrazia. Grazie Daniele Corrieri

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/16/2011

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