Troppa impopolarità non paga

Troppa impopolarità non paga Marco Miuccio Quando cambiare un titolo crea un misunderstanding... ma anche no!!! E' divertente ma sconveniente l'idea di generare qualsivoglia imbarazzo negli animi dei protagonisti della bagarre socio-politica locale, soprattutto se l'intenzione è tutt'altra, e tanto meno è quella di generare qualsivoglia contrasto con chi, per coscienza sociale e simpatia fino adesso reciproca in modo assolutamente dichiarato e manifesto, ha deciso di affrontare il pesante onere di candidarsi a Sindaco di questo difficile territorio. Il "bollettino", per quanto di meteo ne rimanga ormai davvero poco, era stato partorito con il titolo "Previsioni... Brezza di mare, sole primaverile e tanta... tanta coscienza sociale", sostituito dall'autorevole Direttore, con tutti i diritti del caso, con il più pungente e, rileggendo l'articolo, più adeguato <>... Ora... sarebbe bastato valutare il grado di autocelebrazione inversamente proporzionale all'autostima, che spinge il Sottoscritto a continuare ad esporsi, in barba ai pericoli derivanti dal farlo, per capire che, mai e poi mai, mi sarei potuto definire saggio rivolgendomi a "La Sinistra", il tutto nello stesso intervento. E' infatti impossibile definire saggio, o ancor meno sano di mente, chi prova a rivolgersi a qualsivoglia parte sociale in un periodo così caldo, credendo di poter semplicemente partecipare, scrivendo, dalle Eolie come da Milano, da Sydney come da Carrupìpi, senza essere investito da un turbine di precisazioni, quell'infinito gioco di chiarimenti e puntalizzazioni di cui si è sempre criticata la presenza su "altri blog", ma dei quali non riusciamo a fare a meno. E visto che non si riesce a farne a meno... Let's Go!!! La zona demaniale della neonata spiaggetta lato Sud di Marina Corta è un'area inter-portuale la cui fruizione è soggetta a limitazioni derivanti dalla normativa vigente in materia, ma devo ammettere che l'idea è meritòria, ma rimane un'idea finchè non potrà avere riscontro pratico. Per la pedonalizzazione del più bel salotto eoliano, in barba ai dissuasori automatici ed ai pass per residenti, la domanda resta sempre la stessa... Per quanto sia auspicabile un reale e concreto cambiamento nel modo di concepire il "privato interesse" da parte della cittadinanza, crediamo seriamente alla possibilità che un residente "da Cùrta" possa accettare di buon grado il fatto di non poter parcheggiare la propria automobile sotto casa?!? Nella terra dove si era pensato di dedicare una parte del litorale al posizionamento dei "vuzzareddi" caratteristici, dedicando alla fruizione parte della spiaggia libera a disposizione dell'utenza, si sono sollevati cori di persone che continuavano a ripetere che "u vuzzareddu mìa avi trent'anni ca l'haiu 'nta pràia davanti a casa mìa", invocando il diritto acquisito per consuetudine, facendo risultare ingiusta una soluzione logica e razionale. Ed è questo il rischio di tante proposte... di risultare impopolari. E chi risulta tale, anche se coerente con i propri ideali, non può, almeno in questa terra "malata", sperare di arrivare troppo lontano... scrivendo quest'ultima frase con un forte senso di amaro in bocca. La rivoluzione socio-politica che nel 1994 cambiò l'asse direttivo del Comune di Lipari è stata frutto e conseguenza, secondo quello che si racconta, del desiderio di "Revange" di tanti che, anzichè votare per il "solito", hanno utilizzato coerentemente il loro singolo voto... facendolo diventare parte di un gruppo di voti... che hanno dato vita al cambiamento. E mentre i "cravattoni" conquistavano l'Italia con una "discesa in campo epocale", le Eolie andavano in contro tendenza. Spero che i tempi siano maturi... non perchè vinca il nuovo rispetto ad un non ben definito vecchio, dove "il nuovo" viene indorato e presentato sotto forma di "Sirena" autonoma, ma perchè vinca la comune adesione ad un valido programma, la certezza che gli obbiettivi prefissati si raggiungano senza ritardi per il bene comune e non per interesse privato, spero che il vincitore della diatrìba sia l'espressione di una volontà collettiva legata alla speranza di rinnovamento più che alla convenienza ed alle promesse vane, spero che il Direttore non cambi più il titolo dei pezzi che gli invio, e spero ardentemente, visti i i termini come "Caro Marco" ed "affettuosamente", di poter prendere un caffè con il candidato della "Sinistra Eoliana", precisazioni e correzioni a parte, confidando di trovare un tavolino libero sul corso.

a cura di Peppe Paino