Lo Schiavo: "80% del programma portato a termine"

Lo Schiavo: "80% del programma portato a termine" Michele Merenda SALINA – Il sindaco uscente di S. Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, ricandidatosi per la corsa elettorale del proprio comune, a quasi due settimane dalle prossime elezioni commenta ad ampio raggio tutti gli aspetti politici che lo riguardano, dall’operato della precedente amministrazione fino agli attimi immediatamente precedenti alle votazioni stesse. «Momenti che vivo con rinnovato spirito ed entusiasmo – ci ha detto Lo Schiavo –, vista la rinnovata partecipazione della popolazione che ho riscontrato già prima della mia candidatura ufficiale. Un entusiasmo palesato soprattutto dai giovani, che hanno voluto scommettere sul progetto “Nuova Salina”». Non a caso, le liste di Lo Schiavo si sono sempre caratterizzate per un’età media molto bassa. Con uno scopo ben preciso. «Questi 5 anni – ha spiegato – hanno svolto un lavoro formativo in gran parte di essi e sicuramente questo ulteriore impegno permetterà loro di essere la nuova classe dirigente. Questa era la mia scommessa cinque anni fa, questo è oggi il mio obiettivo per i prossimi cinque anni. Ritengo, inoltre, che l’esperienza “Nuova Salina”, già condivisa da alcuni giovani di Malfa e Lipari, possa diventare un progetto nuovo che coinvolga tutto l’ambito eoliano, al fine di un impegno maggiore e condiviso da parte di tutti i giovani per una maggiore salvaguardia dei nostri territori». Nel programma presentato vi è espresso chiaramente che l’80% degli impegni è stato portato a termine, in attesa del restante 20% e di nuovi progetti. «Le opere più importanti – puntualizza l’attuale sindaco – sono quelle finanziate e già in fase di inizio. Ripascimento della spiaggia e messa in sicurezza dell’abitato in località “Barone”; la messa in sicurezza del laghetto di Lingua; essere riusciti a salvare il faro, grazie anche al passaggio della concessione al comune e, soprattutto, aver ripristinato l’intera funzionalità del porto commerciale, il quale, a seguito della mareggiata del 2005, era stato danneggiato ed interrotto. Per quanto riguarda l’intento di destagionalizzare il turismo, da questo punto di vista l’impegno profuso è stato immediato, partendo dalle peculiarità che l’isola offre. Ecco perché – puntualizza – si è lavorato per la creazione di eventi di richiamo nazionale ed internazionale che permettessero di aprire la stagione il prima possibile e chiuderla dopo i periodi convenzionali. A tal proposito, basta ricordare il “Campionato nazionale di vela d’altura del basso Tirreno”, che quest’anno si terrà a fine aprile e che vede la partecipazione di altre 600 persone e circa 70 imbarcazioni, ed il festival del documentario narrativo, il SalinaDocFest, fortemente sostenuto, che si tiene la terza settimana di settembre e che è diventato un forte punto di richiamo per un turismo internazionale specializzato». Ma Lo Schiavo mostra delle perplessità su alcune dichiarazioni del suo contendente: «Certamente mi sorprendo come al primo punto di una sua recente intervista il prof. Marcello Saija abbia parlato del Piano Regolatore Generale. Desidero a tal proposito evidenziare che, come il prof. Saija ben sa in qualità di attuale consigliere comunale di opposizione, la mia amministrazione ha completato le procedure per l’approvazione del PRG, ormai nelle mani di un Commissario regionale ed in fase di approvazione. Quindi, tranne che il prof. Saija voglia sostituirsi al Commissario stesso, questa è un’opera finita, cioè un altro impegno con la popolazione che è stato mantenuto, come anche il Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali Marittime, di cui il nostro comune era sprovvisto». Nonostante questo, l’attuale primo cittadino è sereno per quanto riguarda questa campagna elettorale. «Sicuramente non ci saranno colpi bassi – ha detto –, perché una sana politica non ha bisogno di ciò, anzi, tutt’altro, e penso occorra riprendere quello spirito di unità che questo comune aveva perso». Una curiosità: le denominazioni delle due liste, “Nuova Salina” ed “Unione” erano i rispettivi nomi di due golette mercantili, appartenenti ad un periodo florido per l’isola di Salina, e la prima apparteneva proprio alla famiglia dei Lo Schiavo. «Ma infatti – ha voluto concludere Massimo Lo Schiavo con una stoccata finale – la differenza tra noi è che il prof. Saija la storia la studia… Io la faccio! Mi aspetto un grande consenso popolare, segno di apprezzamento per il lavoro svolto».

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/23/2012

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