Ecco quel che significa per le Eolie aver conquistato prima e mantenuto dopo il proprio ambito (Ato Me5 Eolie per l'Ambiente) nel delicatissimo settore della gestione dei rifiuti. Pochi ne parlano ma i risultati si vedono e soprattutto non si corrono rischi a livello igienico sanitario.
Gazzetta del Sud
MILAZZO- Finisce in procura la vicenda della raccolta dei rifiuti che solo a Milazzo sta avvenendo in modo lentissimo, al punto da lasciare anche nelle giornate di feste la città invasa da spazzatura non solo in periferia, ma anche – non era mai accaduto - nel centro storico.Dopo la vibrata protesta del sindaco Italiano con i rappresentanti dell'Ato e della Gesenu e la successiva lettera al prefetto contenente la richiesta di un intervento straordinario per ragioni di ordine pubblico, il comandante della polizia municipale, Giuseppe Lo Presti ha inviato una vera e propria denuncia alla procura di Barcellona, al prefetto, all'ufficiale sanitario dell'Asl e allo stesso sindaco, corredata di fotografie, nella quale evidenzia che a seguito di sopralluogo è stato accertato che in tutto il territorio si trovano «cumuli immensi di spazzatura che occupano completamente i marciapiedi ed in molti punti anche parte della carreggiata, mentre in alcune strade, quando sono stati rimossi i rifiuti si sono notati molti ratti e percolato ristagnante, che determina un lezzo nauseabondo per parecchie centinaia di metri. A parere dello scrivente – prosegue ancora il comandante Lo Presti – detto stato di degrado igienico sanitario è di notevole nocumento e pericolo per la pubblica incolumità, per la salute pubblica e per il pubblico transito pedonale e veicolare». Lo Presti evidenzia altresì che «molti cittadini hanno chiesto una pronta e ed urgente soluzione al grave inconveniente che determina disagio». Ed in effetti in questi ultimi tre giorni di festa, l'emergenza è stata toccata con mano dai cittadini esasperati per la situazione nella quale si trova Milazzo. Pesanti accuse sono state lanciate anche dal presidente del Wwf, Giuseppe Falliti che contesta l'atteggiamento della locale Amministrazione. «Ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità – ha detto il sindaco Italiano – e contesteremo nelle sedi opportune questi disservizi dell'Ato, assolutamente ingiustificabili dopo ben 12 giorni di mancata raccolta con una situazione di vera e propria emergenza igienico-sanitaria come attestato dalla stessa Asl 5. C'è la necessità – e l'ho detto al prefetto - di un'azione straordinaria che non può limitarsi allo svuotamento di alcuni cassonetti al giorno, e per questo ho chiesto l'invio delle ruspe per accelerare la raccolta, il potenziamento dei mezzi di trasporto per il conferimento in discarica, e se necessaria la collaborazione di Protezione Civile ed Esercito. Non bisogna infatti neppure sottovalutare i continui roghi notturni che minacciano anche le abitazioni al pian terreno di stabili dove si trovano i cassonetti presi di mira dai piromani». Il sindaco sottolinea di essersi rivolto all'Ato e alla Gesenu, ma non ricevendo le dovute rassicurazioni. «Ho chiesto l'aiuto del prefetto e spero, conoscendo la sua sensibilità che verrà incontro con interventi risolutori. Per quanto mi riguarda sto provvedendo a bonificare con l'intervento dell'autobotte comunale, i siti che ospitavano i rifiuti, soprattutto i marciapiedi, ma ormai non possiamo limitarci ad interventi ordinari, così come procedere alla raccolta, allo stesso modo di come viene fatto in situazione di normalità. C'è un'emergenza e va affrontata in modo adeguato». Il sindaco ha anche firmato un'ordinanza che vieta in questi giorni il conferimento di elettrodomestici e rifiuti ingombranti. Ma l'appello, a vedere quello che c'è depositato nelle strade è stato disatteso.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 12/27/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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