(AGI) - Roma, 9 lug. - Procida, Ischia, Ventotene, Filicudi, Stromboli: in Italia le piccole isole sono 45. E gli abitanti, in contesti naturalistici cosi' affascinanti e in microclimi cosi' favorevoli, possono sembrare dei privilegiati. Ma quanto scontano questa qualita' di vita in termini di carenza di infrastrutture e di reti di servizi sanitari? E come si riesce a garantire livelli di assistenza adeguati alla popolazione che, nella stagione estiva, si moltiplica a dismisura? Proprio per rispondere a queste domande, la Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri) e l'Anspi (Associazione nazionale sanitaria piccole isole) organizzano, a Procida, domani 10 luglio, il convegno "La sanita' nelle piccole isole". Per focalizzare una delle variabili che ha maggiori ricadute sull'organizzazione sanitaria delle piccole isole, basta dare una sola cifra: in estate si puo' passare dai 200 mila residenti abituali a 20 milioni di presenze... E non e' questa l'unica criticita' che rende difficoltoso il lavoro dei medici e degli operatori sanitari in generale: mancano gli ospedali, le strutture sono spesso vecchie e carenti, i collegamenti a volte si interrompono. Vivere su una piccola isola, quindi, comporta non solo una riduzione dei servizi offerti, ma anche, potenzialmente, un "rischio salute" e addirittura un "rischio vita": in queste particolari condizioni, infatti, la piu' comune tra le emergenze potrebbe trasformarsi persino in tragedia. Ecco allora che il convegno di Procida cerchera' di individuare come sia possibile garantire agli abitanti di queste realta' cosi' peculiari e ai vacanzieri un vero Diritto alla salute, tramite adeguati Livelli essenziali di assistenza. Si alterneranno, per valutare queste tematiche, Fulvio Moirano, direttore dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), che presentera' un modello di assistenza sanitaria per le isole minori, Francesco Tomasello, Rettore dell'Universita' di Messina, che illustrera' le nuove frontiere della telemedicina nelle emergenze, oltre, ovviamente, a rappresentanti dell'Anspi, della politica locale, del ministero della Salute, della Fnomceo. Un'analisi delle criticita' e del disagio lavorativo degli operatori sanitari sara' tracciata dal presidente dell'Anspi Antonino Scire'; delle esperienze di chi si occupa di sanita' territoriale sara' testimone il vicepresidente Anspi Gianni Donigaglia. Tommaso Strudel - responsabile Anspi per la Campania - relazionera', invece, sul ruolo della telemedicina nelle piccole isole, e sui progetti portati avanti in questo campo. Il convegno sara' aperto dal presidente Omceo di Napoli - e segretario nazionale della Federazione - Gabriele Peperoni, mentre le conclusioni spetteranno al presidente della Fnomceo Amedeo Bianco. (AGI) Red/Eli
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/9/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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