(ASCA) - Roma, 27 lug - ''La privatizzazione di Tirrenia presenta profili di evidente complessita' che richiedono verifiche costanti, estrema ponderatezza e caratteristiche industriali di elevata affidabilita'. Una procedura che va completata per evitare la liquidazione della compagnia o la vendita per singole rotte dei collegamenti, o peggio la svendita a interlocutori di dubbia affidabilita'''. E' quanto sottolinea il segretario nazionale Trasporto Marittimo della Fit-Cisl, Beniamino Leone.
''La privatizzazione della Tirrenia - prosegue Leone - deve prevedere garanzie per i marittimi e i lavoratori assicurando contestualmente l'efficienza dei servizi la rete di collegamenti vitali per le isole e i territori gia' caratterizzati da una fragilita' delle reti infrastrutturali e dei trasporti''.
''Ci aspettiamo - ribadisce Leone - di ricevere a strettissimo giro una convocazione da parte del Governo dopo il definitivo accoglimento dell'offerta della Mediterranea Holding, nonche' un incontro con la stessa cordata per valutare il piano d'impresa e le sue condizioni''.
''Ribadiamo con forza - conclude il segretario nazionale della Fit-Cisl - la necessita' di assicurare i livelli occupazionali e la continuita' contrattuale per i marittimi, gli amministrativi e gli stagionali di lungo periodo, senza tagli ai servizi che finirebbero per nuocere gravemente sia alla collettivita', sia alle imprese regionali e territoriali, soprattutto del meridione''.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/27/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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