Gazzetta del Sud
Michele Cimino
Palermo
Disco verde anche dei finiani alla costituzione del Lombardo-quater, che gli addetti ai lavori hanno ribattezzato "il Governo del Presidente" perché, come ha più volte ribadito il governatore della Regione Raffaele Lombardo, sarà lui stesso a scegliere e designare gli assessori in base alle loro capacità senza consultarsi con le forze politiche.
E, d'accordo con Lombardo, assicurandogli il sostegno dei cinque deputati finiani in aula, s'è detto il coordinatore per la Sicilia di Generazione Italia, Pippo Scalia, che nella mattinata s'era incontrato con il presidente. Analogo sostegno gli è stato assicurato dal deputato del Pdl Dore Misuraca, al cui fanno capo altri quattro dei deputati del "Gruppo Sicilia". Le consultazioni, comunque, non sono ancora concluse, anche se è ormai scontato, stando almeno alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Lombardo, che Udc e Pd decideranno il da farsi sulla base delle proposte riformatrici che il presidente della Regione intende sottoporre alla loro attenzione. Ad una decisione definitiva il presidente della Regione potrebbe pervenire nei prossimi giorni, prima che il governo attualmente in carica sospenda la propria attività per le ferie estive.
Per cui, puntando sulla formula del "governo aperto a chi ci sta", andrebbe avanti senza attendere il parere del leader del Pdl Sicilia Gianfranco Micciché che solo alla ripresa autunnale si incontrerà con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per affrontare il "problema Sicilia". «A breve termine – ha infatti dichiarato ieri sera il capogruppo del Mpa all'Ars Francesco Musotto - l'azione della giunta regionale di governo si rinnoverà nel segno della continuità, rispondendo ad un appello alla responsabilità che il presidente Lombardo ha lanciato all'indirizzo delle forze politiche tutte della Sicilia. Siamo certi che si tratterà di un passaggio utile a ridare slancio all'azione riformatrice che il Governo si è dato quale programma fondamentale di impegno».
«Quella di dare vita a un Lombardo – quater – ha commentato con una punta di ironia il vice capogruppo del Pdl all'Ars Salvo Pogliese - è una decisione assolutamente ineccepibile e un monumento alla coerenza, poiché, un'azione politica, come quella di Lombardo, fondata su un genuino intento riformatore, non può non essere rivolta, innanzitutto, alla riforma delle formule del suo stesso governo».
«Non solo a questo concetto di coerenza, ma soprattutto ad un carattere, come quello del Governatore, che anela ad un continuo cambiamento, per non usare il brutto termine trasformista - ha, quindi, ricordato Pogliese - dobbiamo il profilarsi della costituzione di un altro governo, il quarto in due anni, roba che non accadeva neanche ai tempi della, famigerata, Prima Repubblica, quando i governi venivano costituiti e votati all'interno dell'Ars».
«Le formule – ha aggiunto - studiate con intelligenza matematica, hanno sempre proposto composizioni variegate: partendo dalla prima, quella scelta dagli elettori, PdL-Udc-MpA, si è passati ad una seconda MpA – PdL, che lascia fuori i cuffariani dell'Udc, la terza, spacca il PdL, e ne imbarca i transfughi con i tecnici del Pd, adesso ci si avvia alla quarta che sarà costituita, probabilmente, oltre che dall'MpA e dal Pd, da un grande elemento di novità e di rinnovata coerenza: il rientro dei cuffariani dell'Udc. Mi permetto di consigliare al Governatore – ha concluso Pogliese – d'imbarcare, anche, i parlamentari del Gruppo Misto, che sono gli unici che, ad oggi, sono rimasti fuori , o, comunque, se non dovessero esserci gli spazi sufficienti, di ricordarsene quando, tra sei mesi, vorrà comporre il quinto governo Lombardo. Potrà così completare la gamma delle geometrie variabili che hanno umiliato ed offeso gli elettori siciliani».
Immediata la replica del deputato Giuseppe Arena del Mpa. «L'oscuro ragionamento schizo-algebrico dell'on Pogliese – ha affermato - mostra gravi lacune, ma soprattutto non tiene conto dell'unico motivo ispiratore delle azioni del governo Lombardo: l'avvio di una vera stagione di riforme nell'interesse dei siciliani. Piuttosto che obbedire a logiche paleolitiche, figlie di una volgare concezione di governo del territorio – ha affermato Arena - ci aspetteremmo dal giovane deputato del Pdl analisi critiche obiettive non demagogiche e più rispondenti alla realtà. Invece offende la Sicilia e i siciliani come chi, prigioniero di vecchie logiche da Prima Repubblica, perde di vista l'interesse supremo del miglioramento della qualità della vita per lamentare la mancata occupazione di posizioni di potere. Pogliese è animato da quelle logiche che critica e che muovono la sua stessa penna».
« Il presidente Raffaele Lombardo – ha concluso il parlamentare catanese - deve rendere conto solo ai siciliani, e ben vengano altri governi se rispondono alle esigenze di cambiare in meglio questa terra, devastata da quelle becere logiche di cencelliana spartizione del potere».
«Per fronteggiare la grave situazione economico finanziaria della Regione Siciliana che sicuramente sarà aggravata con il federalismo fiscale – ha commentato, a sua volta, l'on. Cateno De Luca, portavoce del "gruppo confederato per la Sicilia"- mi auguro che il presidente Lombardo dia al più presto alla Sicilia un nuovo governo di responsabilità, coinvolgendo tutte le forze politiche presenti nel Parlamento Siciliano. Tutti devono farsi carico delle drastiche decisioni che dovranno essere prese da settembre in poi per ripianare il deficit finanziario siciliano che ammonta ad oltre cinque miliardi di euro».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 8/7/2010
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