Lipari- A dar man forte è arrivata anche la nave veloce Isola di Vulcano che insieme all’Isola di Stromboli e alle altre navi presenti in linea , per quanto riguarda la Siremar, già da questa mattina hanno contribuito a smaltire la mole di turisti e passeggeri che avevano impellente necessità di recarsi sulla terraferma ed erano rimasti, forza maggiore, bloccati, a causa del mare in tempesta, sulle isole. Sono ripartiti, in particolare, i circa 270 passeggeri distribuiti tra Stromboli e Panarea, dove i mezzi hanno regolarmente, nonostante la risacca. Risacca che sta provocando disagi anche a Sottomonastero, dove i mezzi veloci rischiano ad ogni ormeggio, per i respingenti in gomma ormai consunti. Impossibile operare a Ginostra, dove ancora il mare è agitato, ed ancora i mezzi non hanno provato l’ormeggio. Non appena il mare si calerà , comunque, si dovrà stabilire se il molo, alla luce dei danni riportati, sarà ancora operabile . La passerella, tra l’altro, è stata spazzata via dalle onde così come gran parte del grigliato nel punto di accosto dei mezzi veloci .Una decina di persone hanno , quindi, optato per il noleggio di un gommone che , pilotato dall’esperto Paolo Sforza, giunto da Stromboli li ha condotti proprio a Stromboli, da dove hanno poi proseguito con i mezzi di linea verso la terraferma. Insomma , dopo oltre 24 ore di blocco totale, anche nelle isole sono tornati i collegamenti . La Ustica Lines non ha potuto effettuare la corsa mattutina per Messina e quella delle 7.05 per Milazzo, per mancanza del mezzo che la sera precedente non ha potuto raggiungere Lipari, dove solitamente pernotta. Un appunto, comunque, va fatto anche ai turisti: fino all’ultimo, infatti, in molti hanno atteso , nonostante biglietti di aerei già in mano, di poter partire con l’ultimo mezzo utile per Milazzo. Ma essendo ormai al completo, loro malgrado i responsabili delle agenzie non hanno potuto staccare i biglietti. Per tutta risposta, in molti casi , sono stati anche insultati. Eppure di mezzi, questa mattina, per Milazzo, ce ne sono stati tanti, comprese le navi veloci , e qualcuno avrebbe dovuto preoccuparsi in tempo di raggiungere la terraferma e non aspettare l’ultimo mezzo , che comunque si sarebbe anche potuto guastare…
, a cura di Tiziana Medda
Data notizia: 3/26/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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