Lipari dimentica i malati di cancro

Lipari dimentica i malati di cancro Appello a politici e politicanti locali: occupatevi dei problemi della gente che soffre nel silenzio anche in queste isole. Altrimenti potrete sempre guardarvi allo specchio... Gazzetta del Sud Peppe Paino Lipari Sono in tanti, più di quanto gli eoliani e le istituzioni chiamate a rappresentarli, pensino. Non a caso si tratta di un problema trascurato probabilmente per mancanza di sensibilità verso chi soffre, in silenzio e senza chiedere favori. Ogni mattina si ritrovano di buon'ora su un molo riponendo le loro speranze, prima ancora che sulle cure chemioterapiche alle quali sono costretti a sottoporsi nei centri specializzati della Provincia, sulle condizioni meteorologiche e quindi sulla partenza dei mezzi marittimi, così come sulla certezza di poter rientrare. Per chi combatte la propria battaglia contro il cancro è davvero dura vivere alle Eolie d'inverno, tra quegli affetti che spesso risultano determinanti. A Lipari, ma anche e soprattutto nelle isole minori, dove spesso non si vedono navi e aliscafi anche per una settimana. Il maltempo e il blocco dei collegamenti degli ultimi giorni hanno fatto emergere la situazione di estremo disagio. «Per il secondo giorno consecutivo non posso raggiungere Messina per sottopormi alla chemio al Policlinico», ci dichiara il giovane Bartolo R. il quale, per far capire meglio cosa si deve sopportare, descrive la giornata di chi deve recarsi a Messina o nel centro oncologico di Taormina. «Se riesci a partire, spesso con accompagnamento - spiega - devi noleggiare una macchina. Arrivi, ad esempio, al Policlinico , dove ti paghi il parcheggio, e come al supermercato devi attendere il tuo turno, spesso dopo una lunga fila di gente, per cicli che durano, a seconda dei casi, tra le tre ore e mezz'ora. Poi torni che è già pomeriggio e magari ti ritrovi a Milazzo con un aliscafo che non parte, indipendentemente dalle condizioni del mare. E se prendi la nave delle 18,30 sbarchi a Lipari che è già sera inoltrata. Questo è quanto molta gente nelle mie stesse condizioni - conclude Bartolo R. - è costretto a subire anche quotidianamente con spese che diventano insostenibili, nonostante i contributi». Fino al 1994 all'ospedale di Lipari si assicuravano anche tali cure. Dopo probabilmente si è creduto che alle Eolie fossero stati debellati gli oltre 200 tipi di tumore. Oggi la legge è cambiata ma ciò non significa che con il dovuto interesse politico non si possa rimediare magari istituendo una centro distaccato da Taormina. Occorrerebbe soltanto adeguare le strutture da mettere a disposizione e i mezzi per costi che , assicurano gli esperti, non sono di certo proibitivi. Si eviterebbero a tanta gente ulteriori sofferenze, inconcepibili nel 2010, in un paese civile.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 10/21/2010

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