Pelaggi incompatibile

Pelaggi incompatibile Terranews.it Giorgio Mottola RICORSI. L’Associazione dei piccoli azionisti di Acea ha presentato alla Consob un esposto sul conflitto di interesse del capo della segreteria tecnica al ministero dell’Ambiente che siede anche nel Cda della società. Potrebbero annunciarsi tempi duri per Luigi Pelaggi, capo della segreteria tecnica del Ministero dell’Ambiente con una decina di altri incarichi di nomina governativa sulle spalle. I piccoli azionisti dell’Acea, la società semipubblica che si occupa di acqua ed energia, ha annunciato un ricorso alla Consob contro l’avvocato tuttofare della Prestigiacomo, che dallo scorso anno siede nel Cda dell’azienda. Su di lui il quotidiano Terra aveva puntato i riflettori un paio di mesi fa, segnalando lo spropositato numero di cariche ricoperte da Pelaggi e i conflitti di potere e interessi che ne derivavano. La scorsa settimana anche Report, il programma di inchiesta giornalistica di Raitre, ha dedicato al capo della segreteria tecnica del Ministero una parte della trasmissione. I piccoli azionisti sollevano dubbi sulla compatibilità di alcuni incarichi di Pelaggi con il ruolo di consigliere di amministrazione di Acea. Secondo l’Apa, l’associazione che li rappresenta, il primo «conflitto di interesse riguarda la sua funzione al Ministero. In effetti Pelaggi, in molti casi, potrebbe ritrovarsi a fare la parte del controllato che del controllore. Acea infatti progetta opere che richiedono valutazioni di impatto ambientale da parte del dicastero guidato da Stefania Prestigiacomo. L’autorizzazione prima di arrivare al ministro viene vistata dal capo della segreteria tecnica che esprime un parere. Quindi l’avvocato factotum si troverebbe nella condizione di poter favorire la società che lo vede membro nel Cda e sfavorire le altre. Ma non è solo sul possibile conflitto di interessi che la Consob sarà chiamata ad esprimersi. Luigi Pelaggi, nel curriculum presentato ad Acea, si è dimenticato di inserire (e ovviamente non lo ha nemmeno aggiornato) una lunga serie di altri incarichi che ricopre. Tra questi: capo della Commissione che valuta gli investimenti dell’Ambiente, commissario dell’Emergenza idrica alle Eolie, membro del Cda di Sogesid, società ministeriale che si occupa di bonifiche e direttore del Parco marino delle Egadi. Ha anche omesso di riportare tutte le consulenze che ha svolto per conto di società che operano nel settore idrico e ambientale. Per cui, secondo gli azionisti Acea, «in base agli incarichi omessi e non dichiarati al momento della candidatura», rischia di essere compromessa «l’autonomia di giudizio» del consigliere di amministrazione Pelaggi. Acea è una holding di cui fanno parte oltre 74 società, con base a Roma ma ramificate in tutta Italia. Serve un bacino di otto milioni di abitanti e, in molti casi, opera in regime di monopolio naturale. Nonostante ciò, ha un debito che supera i 2 miliardi di euro. La responsabilità, denuncia Franco Di Grazia, presidente dell’associazione dei piccoli azionisti, è innanzitutto dei politici che, nel rapportarsi all’azienda «non vogliono rinunciare al micro potere spartitorio e al clientelismo». Le quote più importanti appartengono al gruppo Caltagirone e a Suez (Gaz de France), ma l’azionista di maggioranza è il Comune di Roma, che però, in base alle disposizioni europee, entro il 2012 dovrà scendere sotto il 51 per cento. La nomina nel Cda di Pelaggi, che risale al maggio del 2009, si deve ai soci privati ma al sindaco di Gianni Alemanno. Che come presidente, nel 2008, ha scelto Giancarlo Cremonesi (legato al mondo dell’edilizia romana) e in qualità di amministratore delegato Marco Staderini, illustre boiardo alla guida di Lottomatica per anni. Da segnalare che nel consiglio di amministrazione siede anche Francesco Caltagirone, Ma se la Consob dovesse dichiarare l’incompatibilità, per il tecnico della Prestigiacomo non sarebbe un dramma. Per lui, c’è già pronta una compensazione. Tra una settimana verranno ufficializzati i nomi dei membri dell’Agenzia di controllo sul nucleare. E Pelaggi, che gode della sponsorizzazione di Confidustria, è da mesi in pole position. La recente sovraesposizione mediatica potrebbe però compromettere tutto.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 10/22/2010

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