Il Parco deve tener conto del Prg

Il Parco deve tener conto del Prg Sommessamente, l'editoriale: “Vade retro” Parco non concertato, anzi...da sconcerto. Una speranza che si possano rivedere le perimetrazioni disegnate dai tecnici dell’Arta c’è, ed è molto concreta. Ne scrivevamo già ad aprile dopo un incontro, sulla questione tenutosi a Palermo. Ci poniamo, semplicemente, il seguente interrogativo: Se nel Comune di Lipari è da poco entrato in vigore il Piano Regolatore generale, oltre a quello paesistico, come possono le perimetrazioni del Parco, previste per ogni isola, non tenerne conto andando ad invadere quasi l’80% di un territorio? Ora, un conto è cercare di non fare applicare nel Comune di Lipari una legge dello stato rifiutando quello che prevede, appunto il Parco. Come se di fronte ad un divieto di sosta si parcheggiasse ugualmente. Un altro conto è, e probabilmente (ci scusino i consiglieri di maggioranza per l’azzardo) è la via da perseguire al di la delle raccomandazioni politiche, evidenziare contraddizioni e incongruenze squisitamente tecniche che privano di legittimità, su queste basi, il lavoro svolto dall’Arta. L’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Sparma, nell’accogliere come carta straccia il deliberato del Consiglio comunale contro il Parco , forse dovrebbe chiamare a raccolta i suoi tecnici per farsi spiegare quali criteri hanno seguito per perimetrare la bozza di Parco. Alla fine l’entrata in vigore del Prg per decorrenza dei termini, e la sua furbesca diffusione in pompa magna da parte del sindaco Mariano Bruno, potrebbe servire a bloccare il tutto. Che il governo Berlusconi cada o meno. Peppe Paino

, a cura di Peppe Paino