Chi è Michele Cozzolino? E perché quella che per lui doveva essere una giornata come tante diventa invece l’occasione di un inaspettato evento pubblico, con una platea che sembra sapere tutto della sua vita e lo intervista e si complimenta con lui? La vita di una persona comune viene messa a nudo in questa specie di conferenza stampa, in questo bilancio esistenziale forzato, che somiglia ad un processo televisivo. Le sue aspettative e le sue delusioni, i suoi amori e le sue avversioni, i suoi tradimenti, i suoi segreti, le sue fragilità: Michele Cozzolino, impiegato di medio livello di una grande azienda, sposato con figli e alle prese con l’insoddisfazione di un’esistenza ordinaria, è costretto ad assistere al ritorno dei fantasmi del proprio passato, a ricordare fatti che pensava di aver sedimentato nell’oblio e nell’indifferenza, a fare i conti coi propri errori, ed infine a dovere accettare il giudizio di noi tutti, spettatori indiscreti e ghiotti delle debolezze degli altri. La trama vede questo “Truman” italiano protagonista da un giorno all’altro di un talk show, nel quale si trova a dover rispondere di fatti e misfatti della propria vita. Il palco dell’Eliseo si trasforma in set televisivo e psicanalitico anche per il pubblico. Virzì alla sua prima regia teatrale (di un testo scritto da lui) non delude, al contrario conferma la sua bravura. Quella di Silvio Orlando neanche si discute. All’Eliseo fino al 15 maggio.
, a cura di Daniela Bruzzone
Data notizia: 4/4/2011
dalla nostra Daniela Bruzzone
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