Mercoledì grande protesta per l'ospedale

Mercoledì grande protesta per l'ospedale Lipari- Le gestanti eoliane dichiarano guerra: mmercoledì mattina una decina di esse guidate tra gli altri da Manuela Sonia D’Ambra, dall’ex assessore Francesca Basile e da Mariella Giardina, tutte in dolce attesa, protesteranno, all’ospedale di Lipari, a partire dalle 9,00, sostenute da centinaia di isolani contro la soppressione del punto nascita disposto con decreto dall’assessore regionale alla salute Massimo Russo. La protesta in concomitanza con l’audizione all’Ars dello stesso Russo, convocato com’è noto dal presidente della commissione salute, Giuseppe Laccoto, per rivedere la rete dei punti nascita alla luce delle numerose proteste. A Lipari non vanno giù le deroghe previste per i centri di Corleone, Santo Stefano di Quisquina, Mussomeli, Nicosia e Bronte. Sono tutte località situate nella terraferma mentre Lipari paga, ancora una volta, a caro prezzo lo stato di insularità che richiederebbe l’invio, a turno, di ginecologi e chirurghi più “allenati” dai presidi di Milazzo e Barcellona. Ciò quanto emerso, in sostanza, nel corso della riunione organizzativa di stasera promossa Giacomo Biviano e Giuseppe Cincotta, in un hotel del centro del comitato di protesta denominato “Giù le mani dall’ospedale”. Un incontro nel quale è stato sancito il fallimento della politica locale, tutta, come gridato forte dal consigliere Udc, Bartolo Lauria. La protesta dell’ospedale di mercoledì sarà seguita da altre clamorose iniziative, e in assenza di novità a breve, da un ricorso al Tar contro il decreto di Russo. Lipari non protesta contro la sola soppressione del punto nascita ma contro il disegno volto alla chiusura dell'intero ospedale.

a cura di Peppe Paino