Gazzetta del Sud
Mario Cavaleri
PALERMO
Il vertice della coalizione si terrà nei prossimi giorni e vedrà insieme i coordinatori di Mpa, Udc, Fli e Api per una valutazione sul "caso Palermo" che rischia di mettere in discussione l'alleanza col Pd dopo la posizione dei Democratici di puntare tutto sulla candidatura di Rita Borsellino nelle primarie che vedrebbero insieme il Pd e i partiti della sinistra come Idv e Sel ma non il Terzo Polo. Preludio a strade diverse che potrebbero compromettere il dopo primarie e naturalmente le intese in tutti gli altri comuni dove si andrà al voto in primavera. Le scelte su Palermo infatti condizioneranno quelle negli altri comuni importanti chiamati alle urne. Giuseppe Lupo, richiamandosi all'esperienza Pisapia a Milano, lascia aperta la porta a un'intesa successiva, ribadendo che il Pd vuole assecondare larghe intese che includano tutti, senza escludere nessuno quindi neppure Idv e Sel a sinistra. Posizione poco convincente su cui si aspetta da un giorno all'altro la risposta del gruppo Lumia-Cracolici prevalente all'Ars, fautore di una alleanza tra Pd e Terzo Polo, chiara e stretta da subito: si andrà anche nel Pd a una dicotomia con un Pd-Sicilia? Da Roma, la direzione nazionale non fa trapelare alcuna indicazione, la rotta viene quindi delegata alla Segreteria regionale che col Gruppo all'Ars non è proprio in sintonia, almeno con la maggioranza del Gruppo guidato da Antonello Cracolici.
Da qui la decisione l'altro ieri del direttorio Mpa a Catania di individuare una candidatura autonoma che ancora non c'è, nonostante i nomi circolati in questi ultimi giorni, ma che possa ampliare il perimetro del consenso. Una personalità in grado di reggere la sfida con la Borsellino e catalizzare l'attenzione nel campo dei moderati come in quello dei progressisti. La scelta sarà fatta di comune accordo e vedrà insieme i quattro partiti dell'area centrista ma dopo che sarà più chiaro il quadro dentro il Pd.
Argomenti al centro dell'incontro svoltosi ieri tra il governatore Raffaele Lombardo e il coordinatore Udc Gianpiero D'Alia, presente il sen. Giovanni Pistorio, i quali concordano sull'importanza strategica che riveste l'elezione comunale di Palermo, dove si gioca una partita determinante per rafforzare la maggioranza che sorregge il governo. Lombardo e D'Alia hanno ampliato l'orizzonte sul "governo dei tecnici" che il Terzo Polo da tempo ritiene abbia esaurito la sua funzione e debba far spazio ai politici in vista delle Amministrative. L'Udc chiede però una presenza più incisiva, cioè il raddoppio degli assessorati in giunta, dove attualmente è presente con l'assessore Andrea Piraino. E Lombardo avrebbe manifestato l'intenzione di procedere entro fine anno al riassetto, facendo spazio a politici ma confermando alcuni degli attuali tecnici.
Per il resto sono emerse valutazioni comuni sulla strategia elettorale da seguire e condividere con gli altri interlocutori nel vertice preannunciato a giorni.
Tra le azioni di rilancio, ruolo predominante assumeranno i temi della spesa europea e le iniziative per dare impulso allo sviluppo in una regione dove le imprese lamentano l'assenza di iniziative efficaci, ritardi inaccettabili nei pagamenti e mancanza di certezze.
Intanto oggi il ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto ha convocato un incontro con i presidenti di Abruzzo, Gianni Chiodi, Basilicata, Vito de Filippo, Calabria, Giuseppe Scopelliti, Campania, Stefano Caldoro, Molise, Michele Iorio, Puglia, Nichi Vendola, Sicilia, Raffaele Lombardo e Sardegna, Ugo Cappellacci. La convocazione «fa seguito alla richiesta dei governatori di un incontro "urgente" per avere chiarimenti sugli indirizzi del Governo in merito ai fondi europei destinati al Sud''.
Non si attendono grandi novità mentre si auspica che possa esserci un'accelerazione sulla spesa per dare ossigeno all'economia che langue.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 11/3/2011
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