"Albergatori facciano fruttare investimenti"

"Albergatori facciano fruttare investimenti" Riceviamo da Daniele Corrieri e pubblichiamo: Caro Beppe e amico Direttore, parto da una premessa. Non sono operatore turistico in Milano, ma mi occupo di vendita e commercializzazione del prodotto turismo in genere (mi passo il tempo quando posso) sia attraverso internet sia attraverso sistemi di marketing. Di solito qualsiasi prodotto pur di avere una collocazione di mercato ha bisogno di: qualità, innovazione, studio della concorrenza, spazio di mercato, supporti logistici su base di assistenza . Un qualsiasi prodotto che ha un valore aggiunto, anziché prendere la statale prende l'autostrada. Per concludere un prodotto dopo la collocazione sul mercato, deve prendere uno quota di mercato per poi nel tempo migliorarla e concludere al consolidamento dello stesso. Le Lipari hanno dei valori aggiunti quali: vulcani, uno eruttivo,quindi spettacolo nello spettacolo, l’altro nel nome e, di fatto, terapeutico. Cave di pomice uniche in Italia. Museo archeologico tra i più importanti d’Europa. Una delle baie più belle d’Italia, Cala Junco; due isole vergini incontaminate quali Filicudi e Alicudi, per poi considerare gli aspetti paesaggistici, panorami, baie, mare, fondali, arte e cultura, ecc.ecc. Credi che mancano ingredienti per non creare un prodotto da vendere a tutti i tour operator del mondo? Partiamo da una logica di potere d’acquisto per la comunicazione, le spese delle attività turistiche eoliane mediamente sono tre milioni di euro annui per pubblicizzare le loro attività, (costi di ogni genere, stampa, pubblicità, fiere, viaggi ecc. ecc.) il più delle volte è dispersiva e nello stesso tempo poco produttiva. Basterebbe che un 50% fosse destinato a un fondo comune, magari un bel Consorzio per fare un tipo di pubblicità molto aggressiva, ma nello stesso tempo di qualità. Seconda logica, i canali internet sono i più produttivi: per le Eolie vanno bene nel mirare a un turismo individuale, ma alle Eolie non basta. Serve un turismo settimanale con arrivi e partenze o di sabato o di domenica. Trovare una compagnia aerea di voli charter che parta da: Milano, Roma, Verona, Venezia, Bologna, Roma che raccolga le vendite dei tour operator. E’ come andare al bar a prendere un caffè. Gli aerei te li tirano dietro!!! Sorge un problema: cosa diremo ai tour operator per incentivare la vendita del nostro prodotto??? In primis, bisogna garantire la visibilità dell’oggetto, qui torniamo al punto precedente del famoso consorzio che raccolga il 50%, pertanto la comunicazione è Isole Eolie!!! Poi si garantisce loro una qualità di servizi, nello stesso tempo garanzie di arrivo e partenze che sono il problema più grosso, ma che in parte abbiamo discusso; in linea teorica può accadere una due volte di rimanere bloccati, ma comunque serve la copertura. Ora mi dirai, ma chi si prende la briga di questo ipotetico progetto, ma non sai come sono i liparoti ? Non credo che sia cosi, serve un vero tavolo dove tutti gli operatori turistici di ogni genere si siedano e in maniera onesta diano veramente un senso ai loro investimenti alla data attuale. Il turismo alle Eolie è un’economia indispensabile per quasi il 60% delle famiglie; far muovere il turismo settimanale in bassa e media stagione significa, raddoppiare le presenze. Problema non di poco ma il più importante: Chi si prende la briga di riunire un tavolo come sopra descritto? Ma soprattutto questo bel sogno o desiderio chi è in grado di farlo o con chi? Semplice caro Direttore, un qualsiasi candidato Sindaco alle prossime elezioni, che prima sappia riunire i presidenti delle varie associazioni con i quali confrontarsi ma comunque arrivare al succo. Dopo averli convinti, deve far sì che se non riesca un associato ad ascoltare il Presidente di turno, sia Lui ad andare a casa a convincerlo, ma questa volta non per cercare voti, ma per dare una svolta. In quanto ai temi di: Porti e megaporti, aviopiste, aeroporti, eliporti, non devono essere tralasciati, ma messi sul tavolo successivamente, dopo aver fatto i primi passi e abbiamo tutti iniziato a capire che le Eolie sono belle ma possono diventare una miniera, fermo restando che la natura và rispettata e che lo sviluppo va considerato sulla base della nostra professionalità. Daniele Corrieri

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/29/2011

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