Gazzetta del Sud
Palermo- Gli assessori ci sono, le deleghe pure ma saranno ufficializzate stasera, se non domani prima dell'Assemblea regionale convocata alle 17 per l'elezione dell'ufficio di presidenza. Il presidente Raffaele Lombardo incontrerà stamattina singolarmente gli assessori per raccogliere da ciascuno intenzioni e vocazioni, utili per qualche ritocco. Ma si tratta di piccoli correttivi in un quadro già delineato che assegna assessorati di prima e seconda fascia ai partiti e all'interno di questi avvengono le destinazioni dei singoli. Scontato che la Sanità verrà diretta dal magistrato Massimo Russo, il Bilancio dovrebbe andare all'altro magistrato, Giovanni Ilarda; voci di corridoio accreditano poi Cimino ai Beni culturali, Antinoro al Turismo, Bufardeci alla Cooperazione, Scoma al Territorio, Incardona o Gentile al Lavoro. Si tratta di primi abbinamenti suscettibili di variazioni perché il decreto di nomina non è ancora pronto. Ieri Lombardo si è dedicato alla pagina politica catanese e oggi dovrà completare le caselle tra una visita istituzionale e l'altra. In mattinata alle 10,30 vedrà il sottosegretario alla protezione civile Guido Bertolaso per parlare di protezione antincendi; alle 15 giungerà a Palazzo d'Orleans Gianni Alemanno che restituirà a Lombardo la visita ricevuta in Campidoglio all'indomani dell'elezione a sindaco.Mentre Lombardo sarà a chiacchierare col leader di An, a Roma si consumerà forse l'ultimo atto di una lacerazione che ha visto i deputati siciliani contro il vertice del partito oggi di La Russa.Il ministro della difesa nella qualità di reggente nazionale di An li ha convocati nella sede di via della Scrofa per l'aut aut. I deputati decisi a far valere le proprie ragioni si troveranno davanti a una scelta esistenziale: rientrare nei ranghi e acquetarsi, magari in prospettiva di qualche "spazio" futuro; sbattere la porta e proseguire nel progetto annunciato di dar vita a un gruppo autonomo dopo l'immotivato no dell'assessorato al messinese Santi Formica e la prevaricazione di Roma sulla volontà espressa qui in Sicilia.Certo, in un partito dove ormai non ci si fida più l'uno dell'altro (...ma il clima di sospetto è diffuso e non riguarda solo An) la convivenza sarà soffocante e richiederà tempi lunghi per far sbollire gli animi. Resterebbe l'opzione del guizzo d'orgoglio, di andar da soli, tuttavia traumatica a ridosso di impegni elettorali come le Amministrative.
La condizione di grande fermento accomuna altri partiti.Nel Pdl non si sa chi è al timone: dimissionario di fatto il coordinatore Angelino Alfano, neo ministro; indisponibile il vice, Giuseppe Castiglione, alla prese con la sua candidatura a presidente della Provincia di Catania. Il governo transitorio è affidato per Forza Italia a un triunvirato: Carlo Vizzini, Dore Misuraca, Giuseppe Fallica. Ma siccome non è facile incontrarli tutti insieme, il rapporto tra partner, già compromesso dalle vicende assessoriali, va avanti in modo estemporaneo e magari a singhiozzo. In questo scenario si inserisce la protesta di Giulia Adamo che stamattina si autosospenderà dal Pdl. Lo stato di confusione è tale che il capogruppo in pectore Innocenzo Leontini non sa da dove cominciare e chi convocare. Quanto all'Udc, Cuffaro non ha digerito la scelta di Lombardo di lasciare fuori dalla giunta il suo fedelissimo Nino Dina, mentre il segretario regionale Saverio Romano contesta il metodo con cui si è proceduto: «Raffaele Lombardo ha continuato a chiederci il terzo tecnico, ma ovviamente non poteva essere in sostituzione di Giovanni Ilarda, che apprezziamo e stimiamo. Noi abbiamo offerto più uomini da inserire in giunta, poi Lombardo ha fatto le sue scelte».E su Ilarda, aggiunge: «Abbiamo contribuito a inserirlo nella giunta quando c'è stato un momento di collegialità, poi però questo momento è venuto meno. Vediamo cosa accadrà in futuro».Domani dovrebbe essere completato l'ufficio di presidenza dell'Ars e i numeri che verranno fuori saranno la "cartina tornasole" dei rapporti nel centrodestra. Si sa che l'Udc ha indicato il messinese Giovanni Ardizzone per la vicepresidenza; uno dei tre questori dovrebbe essere Nino Beninati.L'opposizione, deciderà i suoi nella riunione del Pd fissata in mattinata, prima dell'Ars; incertezza su Lillo Speziale che punta a una sua riconferma a vicepresidente; per i posti di segretario e questore si fanno i nomi del palermitano Gaspare Vitrano e del trapanese Baldo Gucciardi.
ma. cav.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/27/2008
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