Beni culturali, Puglisi apre agli imprenditori

Gazzetta del Sud Palermo- «No assoluto alla vendita di tesori dell'arte e della storia italiana a privati che siano russi o cinesi o italiani. Potremmo invece sfruttare questa boutade del magnate russo interessato alla Valle dei Templi, come ha scritto giustamente il Sole 24 Ore, per una riflessione sul rapporto tra industria privata e beni culturali. A tal proposito formulo una proposta concreta: la Commissione Unesco si offre di aprire un tavolo di mediazione culturale per una operazione del genere, ossia una operazione che aiuti i privati a dialogare con le istituzioni pubbliche per sostenere il restauro e la valorizzazione dei nostri beni culturali». Lo dice Giovanni Puglisi, presidente della commissione italiana per l'Unesco. «Quindi non un'operazione affaristica, ma un tavolo che coinvolga il comune di Agrigento, la Regione, l'Ente parco che fa capo alla Regione stessa, nonchè i Beni culturali. Siamo pronti ad aprire questo tavolo istituzionale. A questo punto – prosegue – i privati interessati si facciano però concretamente avanti e in modo che si possa così discutere insieme come coinvolgerli concretamente». Puglisi si dice d'accordo con Marco Zambuto, sindaco di Agrigento, nel rifiutare offerte di acquisto dei beni culturali da parte di privati, segnatamente il Tempio di Giove situato nella Valle dei Templi finito nel mirino di un oligarca russo: «E'una operazione mediatica, elettorale che però non ha nessun fondamento. Questi miliardari russi amano far parlare di sè attraverso queste boutades».

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 1/7/2012