Riceviamo dal dott. Giancarlo Baldanza e pubblichiamo:
Egregio Direttore, ho appena letto la notizia riguardante la frattura della clavicola occorsa a un calciatore a Filicudi, a seguito di un incidente sportivo. Premesso che è grave il fatto che l’elicottero del 118 non possa atterrare di notte a Filicudi a causa della mancata illuminazione di un’antenna posizionata vicino all’elipista (si tratta di mettere una lampadina!!!... ma il buon senso in Italia e nelle Eolie, in particolare, dov’è finito!!!???), mi riesce incomprensibile che sia stato chiamato l’elisoccorso per un trauma del genere. Parlo con cognizione di causa, grazie alla mia lunga esperienza in traumatologia ortopedica prima di specializzarmi in Medicina Fisica e Riabilitazione. Limitandomi a quanto emerge dall’articolo appena pubblicato, se il Collega della guardia medica ha valutato che c’era solo la frattura della clavicola, (dx o sx non ha alcuna importanza), questa patologia non rappresenta alcun pericolo di vita o di funzioni per nessuno, è facilmente gestibile pure in alto mare su una barchetta con del materiale facilmente reperibile, ad esempio una maglietta arrotolata, per fare una trazione “a otto”, un elastico o un laccetto, una borsa di ghiaccio sulla zona della frattura e un qualunque antidolorifico. L’indomani mattina, in assoluta tranquillità, il Paziente si sarebbe potuto recare all’Ospedale di Milazzo con l’aliscafo per gli accertamenti e le procedure del caso (sostituzione della trazione “a otto” artigianale, ma valida, con una più adeguata, radiografia). Mi meraviglio che la sala operativa del 118 abbia autorizzato l’invio dell’elicottero per una patologia assolutamente priva dei requisiti da giustificare un intervento così costoso. La mia non è assolutamente un’accusa verso nessuno, ma già oltre 25 anni fa, quando ho praticato il servizio di Guardia Medica nelle Eolie, ho notato una notevole confusione nella gestione della traumatologia ortopedica, con grosse difficoltà a differenziare ciò che è vera emergenza da ciò che non lo è. Purtroppo a distanza di tanti anni, vedo che non è cambiato nulla. Queste lacune (la traumatologia ortopedica) nel servizio di Guardia Medica erano (e forse lo sono ancora) presenti anche nelle sedi di vari presidi della Lombardia e della Toscana che ho avuto modo di conoscere negli anni. Capisco che in un’isola un Medico di Guardia Medica si trovi psicologicamente in uno stato di maggior tensione rispetto ai Colleghi della terraferma, a causa dell’isolamento che il mare crea, specialmente di notte o per il cattivo tempo, ma dobbiamo razionalizzare comunque gli interventi. Forse questo episodio mette in evidenza qualche lacuna nel sistema Pronto Soccorso tramite Elisoccorso e per questo propongo un sereno confronto tra i vari Operatori delle Emergenze/Urgenze per razionalizzare gli interventi con elicottero. Questo nell’interesse di tutti, per evitare che un Paziente in reale pericolo di vita per qualunque grave causa, non possa usufruire immediatamente del servizio elisoccorso del 118 perché questo impegnato in una situazione priva di caratteri di vera emergenza.
Dr. Giancarlo Baldanza Dirigente Medico Fisiatra P.O. di Lipari
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/15/2012
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