Lipari- L'impressione è, anche alle Eolie, che la tanto lamentata recessione economica sia in realtà un argomento, come un altro, e spesso una scusa per avviare la discussione tra i commensali dei lauti banchetti della notte di San Silvestro. A casa, dove nelle tavole , ad esempio, non sono mancati i costosi astici, frutti di mare e ricciole ( le pescherie sono state prese d'assalto)così come negli affollati locali pubblici che si sono attrezzati per il tradizionale cenone di fine anno. In sostanza , chi si lagna è poi colui che, paradossalmente, arriva a spendere anche più di 150 euro, tra aperitivo o il trendy nero d'avola di inizio serata, l'ingresso in discoteca e i successivi coktail o soft drink. Un bell'affare il Capodanno. Quanto era nelle previsioni, anche le folli spese ovviamente, è stato, comunque, rispettato alla regola: dal ritrovo pre-cenone del Monteleone, in pieno centro, meta sempre più affermata di varie generazioni, ai ristoranti dove si è mangiato, bene o male come ogni anno, ballato anche sui tavoli come al "Fico d'India" di Don Matteo, ma soprattutto bevuto e brindato a go-go, rivisitando al megaschermo, allo scoccar della mezzanotte i rigori della conquista mondiale di Germania con tanto di inno nazionale. Nella notte liparota di San Silvestro, menzione particolare per i profondi " musici delle Eolie". La formazione musicale composta da Angelo Merlino; Giovanni Lo Ricco, Luigi Barrica ha ottenuto uno strepitoso successo nel corso del concerto tenuto al ritrovo "Orchidea". Una sequela di ritmi latino americani e un apporccio con la spiritualità di quei popoli attraverso i campi, ora melensi; ora fantasmagoriche di Angelo Merlino e la sua chitarra sapientemente trapuntati dalle armonie delle tastiere di Giovanni Lo Ricco. La miscela poi, è diventata esplosiva quando batteria e percussioni accordate da Luigi Barrica hanno trascinato la fantasia dei tantissimi presenti verso le località di Rio o dell'Andalusia. Delirio. E all'una l'apoteosi , all'intramontabile "Turmalin", con giovani in fila anche per un'ora pur di entrare e fare quattro salti nel locale situato sulla scogliera di Eolo. Un Capodanno eletrizzante, insomma. Fuochi pirotenici e danze ovunque. Locali notturni che per l'occasione hanno riaperto i battenti come a ricordare, da contrappasso dantesco che l'estate in queste isole si può "vivere" anche d'inverno. Tanto è vero che la presenza di forestieri è stata abbastanza evidente pur se, bisogna ammetterlo, le strutture pubbliche poco sono riuscite ad organizzare per accoglierli in maniera adeguata. I privati invece no. Quelli , e sono la maggioranza, al turismo destagionalizzato ci credono veramente. Insomma un buon avvio, questo 2007 per l'arcipelago. Come dire: chi ben incomincia è a metà dell'opera. Ce lo auguriamo.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/2/2007
dalla nostra Daniela Bruzzone
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