Gazzetta del Sud
Michele Cimino
PALERMO
L'Ars a passi veloci verso l'approvazione del bilancio e della finanziaria. Nella seduta di ieri si sarebbe dovuto esaminare il maxiemendamento del governo, ma i lavori d'aula sono stati aggiornati a questa mattina perché prima di recarsi in commissione Finanze, il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha incontrato il commissario dello Stato, il prefetto Carmelo Aronica. "Sono stato quattro ore - ha dichiarato nel pomeriggio il presidente della Regione incontrando i giornalisti a Palazzo dei Normanni - col commissario dello Stato, abbiamo approfondito molti punti della finanziaria, un lavoro positivo". "Il governo - ha, quindi, aggiunto - è disponibile a rivedere alcune norme, a cominciare dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare della Regione. Una cosa è mettere al reddito i beni, un'altra è dismetterli. In questo caso, l'entrata una tantum deve essere finalizzata a investimenti e non alla copertura della spesa corrente". Precisata la parte relativa all'entrate, per cui è probabile che saranno ulteriormente ridimensionate, forse di altri 170 milioni di euro, Lombardo ha reso noto che, già in commissione, avrebbe presentato un emendamento alla finanziaria che prevede la mobilità interna obbligatoria per i dipendenti della Regione. "E' anomalo - ha spiegato - che la Regione abbia un numero consistente di dipendenti e, allo stesso tempo, carenze di organico in alcuni dipartimenti". Un altro emendamento riguarda il taglio dell'indennità agli assessori tecnici. "Se passa - ha commentato con una punta di ironia il presidente della Regione - altro che rimpastino, ci sarà un rimpastone". In aula, intanto, in attesa della conclusione dei lavori della commissione Finanze, è stata data lettura di una comunicazione del deputato Roberto Corona con cui è stato reso noto il provvedimento a suo carico del Gip di Messina dottoressa Maddalena Cipriani che"ritenuto che persistono le ragioni poste a fondamento della misura e che però deve essere consentito al Corona l'espletamento dell'attività politica", "a parziale modifica della misura in atto dispone che dal lunedì al giovedì Roberto Corona sia sottoposto all'obbligo di dimora nel comune di Palermo con obbligo di permanenza a casa dalle 20.00 alle 8.00 e dal giovedì alla domenica sia sottoposto all'obbligo di dimora nel comune di Messina con il divieto di uscire dalle 20.00 alle 8.00". Inoltre, sempre in apertura di seduta, è stata data lettura della sentenza n. 67 del 19 marzo 2012 della Corte Costituzionale, che haDichiarato "l'illegittimità costituzionale della legge della Regione siciliana 24 giugno 1986, n. 31 (Norme per l'applicazione nella Regione siciliana della legge 27 dicembre 1985, n. 816, concernente aspettative, permessi e indennità degli amministratori locali. Determinazione delle misure dei compensi per i componenti delle commissioni provinciali di controllo. Norme in materia diineleggibilità e incompatibilità per i consiglieri comunali, provinciali e di quartiere), in combinato disposto con la legge della Regione siciliana 26 agosto 1992, n. 7 (Norme per l'elezione con suffragio popolare del Sindaco. Nuove norme per l'elezione dei consigli comunali, per la composizione degli organi collegiali dei comuni, per il funzionamento degli organi provinciali ecomunali e per l'introduzione della preferenza unica), nella parte in cui non prevedono che la carica di sindaco o di assessore di comuni con popolazione superiore a ventimila abitanti sia incompatibile con la carica di deputato dell'Assemblea regionale". Infine, il presidente dell'Ars Francesco Cascio ha ricordato che, a partire dal 29 marzo, come da comunicazione del capogruppo Giulia Adamo, il gruppo dell'Udc ha modificato la propria denominazione da "Unione di Centro - per il terzo Polo in Udc,Unione di Centro"- Il Terzo Polo, almeno in Sicilia, non c'è più.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/13/2012
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