(ASCA) - Palermo, 20 giu - ''Il tema della gestione pubblica delle acque in Sicilia riveste grande importanza e non puo' rimane inascoltata la volonta' espressa dai cittadini con un apposito referendum, ma cio' va coniugato con le difficolta' del momento politico e con la penuria di risorse, che fanno si' che il ddl n.642 di iniziativa popolare sulla ripubblicizzazione dell'acqua, sia attualmente fermo in commissione Bilancio, stante appunto la necessita' di individuare risorse per la sua copertura finanziaria''. Lo ha detto il presidente dell'Ars, Francesco Cascio, incontrando questa mattina, a Palazzo dei Normanni, i rappresentanti del Forum siciliano dei Movimenti per l'Acqua e i Beni Comuni e del Comitato promotore della legge di iniziativa Popolare, i quali chiedono di pervenire celermente all'approvazione del disegno di legge di ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia, a seguito soprattutto dell'esito referendario dello scorso 12 e 13 giugno da essi promosso attraverso la costituzione dell'apposito Comitato Referendario Regionale ''2 SI per l'acqua Bene Comune''. Cascio precisa: ''Oltre al ddl di iniziativa popolare sono stati presentati disegni di legge di iniziativa parlamentare e cio' ha portato ad un testo unico esitato dalla IV Commissione dell'Ars Ambiente e Territorio, che e' attualmente fermo in commissione Bilancio proprio perche' esso richiede un impegno di spesa. Ho dato, quindi, ampia disponibilita' ai rappresentanti del comitato promotore, sia pur sottolineando come non sia semplice dirimere la questione in un frangente in cui oltre alla penuria finanziaria incombe la probabile scadenza anticipata della legislatura. Sul punto, al fine di pervenire ad una soluzione il piu' possibile rapida e sinergica, sollecitero' un incontro tecnico tra la commissione Bilancio ed i rappresentanti del Comitato, affinche' si possa portare il testo in Aula''.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/20/2012
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