Corrieri e l'attesa di Ustica Lines

Corrieri e l'attesa di Ustica Lines Riceviamo da Daniele Corrieri e pubblichiamo. Tuttavia ricordiamo che l'avaria di un mezzo è da considerarsi un'eccezione e non una regola. Non è una polemica ma è una constatazione! Caro direttore che differenza c’è fra uno/due e centocinquanta? Oggi ho visto il suo articolo sul guasto Siremar e solidarietà Ustica Lines; addirittura ha atteso 15 minuti i passeggeri dell’aliscafo della Siremar. Lo chiamo gesto gradevole e corretto, ma siccome non sono ipocrita lo chiamo “gesto di comodo”. Le spiego le motivazioni: qualche tempo fa qualcuno e altri persero navi/aliscafi perché arrivavano al molo mentre venivano mollati gli ormeggi. Da li partì la protesta dei ritardatari e le difese per le compagnie da ogni parte tra questi anche da qualcuno che lavora presso la nostra Capitaneria di porto di Lipari. Le dirò di più: due anni fa capitò la stessa cosa a me, arrivato con un minuto di ritardo l’aliscafo ha mollato gli ormeggi, a due metri dalla banchina il comandante non ha voluto capire nulla! Di queste scene negli anni ne ho viste tante. Avevo torto, giusto cosi. Adesso domando che differenza c’è fra uno /due e 50? Soldi visto il numero dei passeggeri che poteva avere l’aliscafo Siremar o il buon senso? Ci sono eccezioni? E se qualcuno per quei 15 minuti perde coincidenze o altro? Spero e mi auguro che se un domani arriva un povero disgraziato con un minuto di ritardo il comandante o i comandanti Ustica Lines lo facciano salire a bordo, stessa cosa dicasi per la Siremar visto il gesto di solidarietà o opportunità fatto da Ustica Lines. Adesso mi piacerebbe leggere i commenti di coloro che all’epoca (qualche mese fa) fecero le difese delle compagnie a rispetto della puntualità degli orari.

a cura di Peppe Paino