Riceviamo da Angelo Sidoti e pubblichiamo:
In via interpretativa la Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Lombardia ha confermato quanto già evidenziato in questo blog mesi e mesi orsono ovvero che i termini per la dismissione delle proprie quote nelle società è fissato per i Comuni con popolazione fino a 30.000 abitanti alla fine del 2012, mentre quelli con popolazione compresa tra 30.000 e 50.000 abitanti hanno un obbligo di alienazione solamente a partire dalla seconda società e tale obbligo deve ritenersi fissato al 31 dicembre 2013.
Lo spirito che caratterizza queste scelte può essere sintetizzato nella volontà di incentivare le Amministrazioni locali alla dismissione delle proprie partecipazioni, ovvero alla chiusura delle società stesse: si spinge cioè l’acceleratore nella direzione della c.d. privatizzazione della gestione dei servizi pubblici locali. Da sottolineare, peraltro, l’introduzione di forme di controllo diretto da parte dei Prefetti, cui sono attribuiti da parte del legislatore poteri di surrogazione delle Amministrazioni inadempienti rispetto ai vincoli dettati dal legislatore.
Pertanto, attendiamo che dopo Leni anche le restanti amministrazioni dell'Arcipelago Eoliano si esprimano sulla Sviluppo Eolie (Vi sono anche altre società). In caso contrario sapremo a chi chiedere chiarimenti.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 11/30/2012
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