Udc ed Mpa, decisioni rinviate ad oggi

Gazzetta del Sud Lucio D'Amico Messina- «Nè spocchia nè immobilismo». È lo slogan di Nanni Ricevuto che, in attesa di conoscere le decisioni ufficiali degli "irrequieti" alleati (l'Udc ma, soprattutto, l'Mpa), è comunque intenzionato ad andare avanti, anche con una giunta di soli dieci assessori. Il calendario delle iniziative predisposto a Palazzo dei leoni è stato confermato: domani si terrà la prima riunione dell'esecutivo provinciale per la presa d'atto della nomina dei componenti della squadra (Daniela Bruno, Pio Amadeo, Rosario Catalfamo, Rosario Ventimiglia, Renato Fichera, Maria Rosaria Cusumano, Michele Bisignano, Giuseppe Martelli, Giuseppe Di Bartolo e Lino Monea), per giovedì è fissata la seduta inaugurale del consiglio provinciale. E nella prossima settimana l'amministrazione andrà in trasferta, cominciando da Lipari e da Tusa, secondo gli impegni assunti da Ricevuto all'indomani del trionfo elettorale. Il presidente della Provincia vuole sgombrare il campo dagli equivoci: «Non c'è mai stato e non ci sarà, da parte mia, alcun atteggiamento di arroganza. Considero l'apporto di tutte le forze politiche di fondamentale importanza. Ma adesso è tempo di agire, abbiamo aspettato un mese, ora la gente reclama risposte concrete». Che ci sia stata una falsa partenza, è indubbio, ora bisogna recuperare il tempo perduto. Fino a quando non saranno definitivamente chiariti i rapporti all'interno dello schieramento di maggioranza, Ricevuto non procederà all'assegnazione delle deleghe assessoriali. «Ma questo non vuol dire – precisa il presidente – che non si possa già cominciare a lavorare».La soluzione della bagarre politica scoppiata nel Centrodestra passa da alcuni meccanismi di compensazione (il sindaco Buzzanca e il presidente Ricevuto dovranno provvedere alla nomina dei vertici delle aziende, delle società partecipate e degli enti di sottogoverno) e da possibili modifiche da apportare in corso d'opera alla composizione delle due giunte. Insomma, qualche assessore potrebbe essere anche a termine, costretto a lasciare dopo alcuni mesi il testimone ad altri, in una sorta di staffetta tra esponenti del Pdl, dell'Udc e del Movimento per l'Autonomia. Se dovesse essere sancito l'accordo di cui si vocifera nei corridoi dei due Palazzi, alla giunta Buzzanca – già pienamente operativa – potrebbe aggregarsi un quindicesimo assessore, indicato dall'Mpa. E qui scenderebbe in campo uno dei "pezzi grossi" del Movimento lombardiano, il deputato regionale Fortunato Romano, seguendo la strada già tracciata dal sindaco e dal vicesindaco. Come Buzzanca e Giovanni Ardizzone, anche l'on. Romano rinuncerebbe all'indennità di assessore, ma entrerebbe in squadra per rafforzare il ruolo della formazione autonomista e i legami con il governo regionale presieduto da Raffaele Lombardo. All'Mpa andrebbe anche – come è stato già stabilito subito dopo la vittoria del Centrodestra alle Amministrative del 15 e 16 giugno – la presidenza del consiglio comunale (che è stato convocato per il 19 luglio), appannaggio dell'ex consigliere Pippo Previti.Alla Provincia quattro delle cinque caselle rimaste vuote dovrebbero essere riempite da esponenti dell'Udc, mentre l'ultima sarebbe di competenza dell'Mpa (che avrebbe già un assessorato, con la vicepresidente in pectore Daniela Bruno, la quale però ha rimesso il proprio mandato alle decisioni finali del partito). Ma sono calcoli che rischiano di rimanere solo sulla carta. Perché se al Comune la situazione potrebbe appianarsi facilmente – come detto, l'ingresso di Romano in giunta chiuderebbe ogni "manfrina" –, alla Provincia la rottura tra Mpa e Ricevuto sembra, al momento, insanabile. Anche ieri l'on. Carmelo Lo Monte ha ricordato che gli accordi erano ben altri e che a Udc e Mpa sarebbero dovuti andare otto posti in giunta (quattro ciascuno), oltre alla presidenza del consiglio provinciale. Uno scenario che oggi appare irrealistico, a meno che Ricevuto non decida di azzerare le dieci nomine già fatte. E ciò, stando alle dichiarazioni del presidente, è assolutamente da escludere. Si potrebbe arrivare, quindi, alla situazione paradossale di un Mpa che è al governo a Palazzo Zanca e all'opposizione a Palazzo dei leoni.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/15/2008

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