Lipari- Si prospetta un venerdì , e non è 17, ma 25 luglio, davvero nero. Oltre al già proclamato sciopero dei marittimi della Ustica Lines, nella linee da e per le Eolie, che si fermeranno per 8 ore , fino alle 14.00 per l’ormai nota questione del mancato avvio di una gara d’appalto da parte della regione che soddisfi le esigenze , in relazione anche al continuo aumento del prezzo del carburante, e dunque con fondi adeguati a garantire tutti i servizi, adesso disagi si prospettano anche per chi dovrà viaggiare in traghetto.
Le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti hanno proclamato , in questo caso, ben 24 ore di sciopero di tutto il personale del gruppo Tirrenia, e quindi delle collegate quattro linee regionali Caremar, Siremar, Toremar e Saremar". Al centro della protesta, che segue lo stato di agitazione, indetto lo scorso 9 luglio, la mancanza di risposte ai problemi del settore marittimo ed in particolare all'emergenza della compagnia di navigazione. "In quest'ultimo periodo - sostengono le organizzazioni sindacali - assistiamo a continui attacchi alla flotta pubblica con l'evidente intento di realizzarne lo smembramento e l'accaparramento di linee e navi da parte di singoli armatori". Per Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt "il rischio che si corre è quello già visto in passato: tagli di linee, migliaia di posti di lavoro a rischio, peraltro concentrati in aree depresse del Mezzogiorno, privatizzazione con bassissimo ricavo per lo stato, penalizzazioni per l'utenza". Secondo i sindacati "è, quindi, urgente aprire un tavolo di confronto con il governo per scongiurare i pericoli descritti ed, al contrario avviare un percorso virtuoso che sappia coniugare le diverse esigenze". Anche l'Ugl Mare aderisce allo sciopero di tutto il personale del gruppo Tirrenia e lo fa sapere Pasquale Mennella, segretario nazionale, che chiede, inoltre, un urgente incontro al governo. "Occorre trovare il modo per evitare una privatizzazione - afferma Mennella - che farebbe ricavare ben poco allo Stato e sarebbe a discapito dell'utenza e dell'occupazione. Lo sciopero - aggiunge il sindacalista – deriva, inoltre, anche dall'inerzia delle regioni che, così come prevede il collegato al Dpef, dovrebbero subentrare alla proprietà statale". Per Mennella occorre "pensare ad avviare il risanamento della Tirrenia e assicurare i livelli occupazionali". Si prevedono, dunque, enormi disagi per chi viaggerà via mare anche perchè, il venerdì 25 luglio, "tutti i traghetti rimarranno fermi in banchina e il blocco riguarderà tutti i collegamenti con le isole.
, a cura di Tiziana Medda
Data notizia: 7/16/2008
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