segue
tali scelte hanno fatto venir meno utili e necessarie forme di concertazione con l'ente locale in riferimento anche alle esigenze del territorio;
ovviamente non si contesta la necessità e l'urgenza della realizzazione di un indispensabile impianto, quale è il depuratore, ma i percorsi amministrativi e le valutazioni progettuali posti in essere, che, con il testo derogatorio votato dal Senato, verrebbero riconfermati, arrecando ancora mortificazioni al territorio con decisioni le cui valutazioni devono competere al governo delle amministrazioni locali in primis;
appare infatti inopportuno esautorare quei poteri di partecipazione, di indirizzo e decisionali che attengono valutazioni e scelte programmatiche e di natura politico-amministrativa, volti a delineare concrete linee di sviluppo e l'ottimale gestione dei propri territori, in linea con i principi sanciti in materia di autonomie locali,
impegna il Governo
a valutare attentamente l'opportunità dell'attuale proroga dell'emergenza idrica nelle isole Eolie e comunque di individuare iniziative volte a favorire il rientro, entro un breve termine, nel regime ordinario delle attività favorendo in tal modo la traslazione alla regione siciliana delle competenze correlate alla realizzazione delle opere in argomento in concertazione con l'ente locale di riferimento.
9/5714/6. Naro. (UDC)
DICHIARAZIONI DI VOTO
ALESSANDRO BRATTI. (PD) Signor Presidente, probabilmente il nostro atteggiamento, se fossimo stati in un altro momento della legislatura, non sarebbe stato favorevole ma sicuramente avremmo messo in discussione diverse parti di questo decreto, ma per senso di responsabilità voteremo a favore anche perché soprattutto su uno dei punti che riteniamo fondamentali, cioè lo slittamento del tributo della Tares, abbiamo avuto rassicurazioni sia in Aula che in Commissione da parte del sottosegretario che il Governo già prima del 25 febbraio metterà in atto un provvedimento che consenta di non mandare in emergenza l'intero Paese. Perché questo sistema, questa deroga che sembra in realtà solo una mera posticipazione di un tributo in realtà scatena un meccanismo per cui le aziende pubbliche che gestiscono il ciclo integrato dei rifiuti, se non sono delle grandi multiutilities, rischiano di non avere la necessaria liquidità per pagare i propri dipendenti e quindi di lasciare i rifiuti in strada.
Dicevamo che questo era uno dei punti fondamentali ma c'è un'altra questione che non ci piace che riguarda la proroga dei commissariamenti, soprattutto c'è una proroga di commissariamento che riguarda le isole Eolie, introdotta con un emendamento un po' misterioso al Senato e che oggi noi ci ritroviamo, di cui non si comprende la motivazione (di questa proroga) in quanto tutto il sistema degli enti locali e tutto il sistema imprenditoriale del luogo ha mostrato da tempo contrarietà a questo tipo di gestione. E non c'è solo questo riguardo i commissariamenti, ma - Pag. 62lo sappiamo -... omissi questa è stata la legislatura dove io credo che su tante questioni, dalla Protezione civile alla gestione dei rifiuti e delle bonifiche, ci si sia resi conto come i commissariamenti oltre a non risolvere i problemi sono una delle fonti principali di spreco di denaro pubblico. Quindi pensavamo che questa stagione fosse completamente finita. Non ci piace nemmeno, sempre nella logica del commissariamento, il fatto che si continui a far lavorare come se niente fosse questa società in house Sogesi di cui invece il Ministro ci aveva più volte detto che avrebbe provveduto al suo graduale smantellamento, ma così non è stato. Quindi tante motivazioni per criticare duramente questo decreto, però ci sono alcune cose improrogabili assolutamente importanti. Una per tutte è sicuramente quella del terremoto, questo articolo che consente per le aree terremotate alle persone che hanno subito dei danni di poter avere la copertura del 100 per cento dei danni subiti; lo riteniamo assolutamente fondamentale, così come riteniamo importante anche la deroga sul potere calorifico dei rifiuti speciali rispetto alla quale ho provato a spiegare prima le motivazioni per cui noi siamo stati favorevoli. Ha ragione il collega Borghesi quando dice che, dopo avere derogato dieci anni tra l'altro da una norma che non è nell'ordinamento comunitario, non si capisce perché dobbiamo continuare ad averla e tanto vale quindi eliminarla completamente.
Quindi ripeto, questo decreto sicuramente è un decreto che non ha l'obiettivo di risolvere le problematiche legate alla gestione dei rifiuti che in questa legislatura, devo dire purtroppo e amaramente, sono invece peggiorate: perché non si è risolta la situazione della Campania; rischiamo l'emergenza nel Lazio; la Calabria e la Sicilia sono in situazioni pesantemente critiche; addirittura in Puglia abbiamo avuto dei casi di rifiuti per strada; non siamo riusciti a portare a termine per mille motivi un sistema di tracciabilità dei rifiuti serio in questo Paese; sul sistema delle bonifiche non abbiamo fatto niente di ciò che era stato previsto dal Governo precedente in termini di risanamento. Quindi il bilancio è assolutamente un bilancio sulla gestione integrata dei rifiuti negativo a cui si somma il fallimento del tentativo della riforma sui servizi pubblici locali. Quindi ripeto, in altre occasioni avremmo dato un parere diverso. Per senso di responsabilità e per le motivazioni che ho detto, e perché ci sono alcuni provvedimenti inderogabili e indispensabili e anche per le promesse che ha fatto il Governo anche accettando gli ordini del giorno che abbiamo proposto, daremo un voto favorevole (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/23/2013
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