Le Eolie e le 5 “W”. Where, alla scoperta di Vulcano

Sembra di stare su Marte a causa del tipico colore rosso della terra che si calpesta per scalarne il cratere eppure siamo a Vulcano, una delle sette isole dell’arcipelago eoliano impregnata dall’odore di zolfo che avvolge ogni turista che vi mette piede.

Chiamata inizialmente Therasia perché sacra al dio Vulcano, nella mitologia greca viene ricordata per essere sede delle Fucine di Efesto, dio del fuoco e fabbro che si avvaleva dei Ciclopi come aiutanti. Il suo nome si deve, però, ai Romani che avevano così chiamato il loro dio del fuoco.
Visitabile sia via mare che via terra, l’isola offre la possibilità di scegliere vacanze differenti, avventurose per gli amanti delle scalate e benefiche per i desiderosi di relax.

Per i primi bellissimo il paesaggio che si scorge dalla vetta della montagna e che permette di osservare le altre isole dell’arcipelago. Ma lo stupore maggiore appartiene alla cima dalla quale si può ammirare la voragine del Cratere della Fossa coronata ammirando i vapori sulfurei bollenti che colorano la terra di giallo ocra e di rosso. Gli spettacoli da ammirare non sono però finiti; la penisola di Vulcanello permette di visitare la Valle dei Mostri ove al tramonto il mix di luci ed ombre crea sulle rocce profili strani spesso assimilabili ad animali.
Gli amanti del mare non hanno nulla da temere. Il paradiso tropicale tanto agognato è proprio dietro l’angolo che li aspetta, tra i granelli finissimi di sabbia nera della Spiaggia dell’Asino, dotata persino di impianti turistici e pista da ballo per movimentare le serate estive e godere del chiaro di luna.

Ed infine sole, mare, musica e relax. Perché a Vulcano è possibile rinvigorire il proprio corpo con il fanghi dell’isola che sgorgano dal terreno grazie alla presenza di zone sulfuree in mare aperto.

di Carmen Peluso

Data notizia: 5/20/2016