Qual è il vostro obiettivo per quest'anno?
«Potenziare le nostre capacità di recupero e soccorso tartarughe marine nell'area Eoliana avvalendoci di maggiori fondi e sostegno da parte delle istituzioni e autorità locali. Portare a termine i nostri obiettivi di ricerca, in particolare un progetto sui trasmettitori satellitari da posizionare sulle tartarughe che cominceremo in autunno e un progetto sulle alghe, epibionti e microfilm batterici che caratterizzano il carapace delle tartarughe marine che stiamo per concludere».
Come ritenete sia andata la campagna dei campi estivi? E cosa vi riproponete per il prossimo anno?
«Le campagne estive sono andate molto bene. Durante le campagne di monitoraggio abbiamo raccolto diversi dati su cetacei e tartarughe marine che verranno analizzati da studenti universitari durante l'inverno e pubblicati su riviste scientifiche di settore. Abbiamo testato i nuovi idrofoni per studiare il comportamento acustico delle due specie di delfini presenti nell'area eoliana, tursiope e stenella striata, e anche sul capodoglio con ottimi risultati. Vorremmo che i nostri dati siano tenuti in considerazione dalle amministrazioni locali per la pianificazione e gestione della futura area marina protetta delle isole Eolie».
di Rosa Maria Ciulla
Data notizia: 9/27/2016
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