Ex Pumex, soluzione tra bilancio e beni culturali

Gazzetta del Sud Salvatore Sarpi Lipari-Una lettera sulle "Problematiche lavoratori Pumex" è stata inviata dal sindaco di Lipari Mariano Bruno al presidente della Regione, agli assessori regionali, al presidente dell'Ars (e per conoscenza, al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai ministri dell'Ambiente e del Lavoro). Bruno evidenzia che, nonostante le rassicurazioni ricevute, gli ex dipendenti della Pumex sono rimasti senza lavoro a seguito della chiusura delle cave e del mancato rispetto degli impegni circa il loro reinserimento nel mondo del lavoro. «Un dramma - scrive - che è economico, sociale e familiare e che attanaglia i circa cinquanta lavoratori dell'ex comparto pomicifero eoliano che, attualmente, si trovano senza nuove prospettive occupazionali, di cui, signori rappresentanti del Governo regionale, sembrerebbe che vi siate completamente dimenticati, non tenendo fede agli impegni assunti dal precedente Governo, nè da autorevoli esponenti del vostro Governo che, per conto dello stesso, hanno dato assicurazioni che in sede di giunta sarebbe transitata una delibera che avrebbe consentito l'impiego degli ex lavoratori della pomice presso le strutture regionali dei Beni culturali presenti nelle isole».Viene anche ribadito come già durante la sessione Unesco in Nuova Zelanda (23 giugno -2 luglio 2007), era stata evidenziata, oltre alla necessità di chiudere le cave di pomice, anche la priorità di affrontare il problema occupazionale conseguente alla cessazione delle attività minerarie, stabilendo «un programma comprensivo, ben concepito, per la riassunzione e il riaddestramento del personale». «Ad oggi - aggiunge il sindaco - nulla è stato fatto per risolvere definitivamente tale drammatico problema e ci amareggia molto che nessuno discuta del problema dei lavoratori della pomice, mortificati nella loro dignità di uomini e lavoratori in nome dell'ambiente che, certamente, deve essere salvaguardato ma che, sicuramente, non lo può essere affamando cinquanta famiglie eoliane». E domanda se tra i beni patrimonio dell'umanità non vi sono anche le persone? Intanto ieri una delegazione di ex lavoratori Pumex, unitamente al sindaco di Lipari, ha raggiunto Palermo per poter affrontare direttamente con il Governo la situazione e sembra essersi aperto uno spira. Il sindaco Mariano Bruno ha incontrato alcuni componenti del Governo regionale fra cui gi assessori al bilancio, Cimino, e ai beni culturali, Antinoro. E' emerso che i fondi per consentire l'integrazione alla mobilità ci sarebbero. L'assessore Antinoro ha ribadito l'intenzione di attuare il progetto che porterebbe gli ex lavoratori della Pumex a "transitare" nel settore della custodia e manutenzione dei beni archeologici eoliani. Tuttavia, da quel che trapela, il passaggio in giunta potrebbe incontrare qualche difficoltà. L'on. Filippo Panarello, vicepresidente commissione Lavoro dell'Ars, ha chiesto la convocazione in Commissione dell'assessore al lavoro Incardona, ribadendo che gli impegni assunti con i lavoratori ex-Pumex ed ex-Italpomice e con la comunità di Lipari vanno mantenuti. «È inaccettabile che il governo regionale, invece di assicurare una prospettiva di lavoro stabile, provochi la riduzione dell'orario di lavoro e della retribuzione, non autorizzando il comune di Lipari a prorogare il contratto a 36 ore come Lsu».

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 10/8/2008

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