I cittadini possono chiedere i rimborsi

lasicilia.it PALERMO - I comuni che non hanno i depuratori in funzione devono restituire parte del canone percepito dai cittadini quale corrispettivo per l'erogazione dell'acqua.Lo ha sancito la sezione di controllo della Corte dei conti calabrese accogliendo le indicazioni di una recente sentenza della Corte costituzionale (la numero 335 del 10 ottobre 2008) che ha dichiarato l'illegittimità della legge Galli nella parte in cui prevede che la tariffa riferita al servizio di depurazione sia dovuta dagli utenti "anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o che questi siano inattivi".Il parere emesso dai magistrati contabili il 21 novembre scorso apre le porte a centinaia di richieste di rimborso. Basta infatti una semplice istanza per riavere indietro le somme versate negli anni passati. Solo in Sicilia, sono centinaia i comuni con i depuratori inattivi che ora dovranno apporre nei bilanci di previsione appositi capitoli di spesa volti a coprire le istanze che si apprestano a pervenire.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 12/5/2008

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