Vulcano- Rapina l'isolato ufficio postale del Piano e si dà alla fuga con otto mila 370 euro. Da poco prima di mezzogiorno di ieri è vera e propria caccia all'uomo sull'isola. Carabinieri, Vigili urbani e Guardia costiera stanno perlustrando in lungo e in largo, per terra e per mare, tutta Vulcano alla ricerca di quello che finora sembrerebbe essere l'unico indizio: una Fiat Panda bianca. I fatti: intorno alle 11,30, un uomo presumibilmente giovane, almeno dalla voce, di altezza media e di corporatura normale vestito interamente di nero e con il volto coperto da un passamontagna si presenta allo sportello del piccolo ufficio con una pistola in mano. " Dammi i soldi, presto", intima all'impiegata, Paola Ferlazzo, di Lipari, puntandole contro l'arma. Alla donna, da sola e comprensibilmente impaurita, non rimane altro che consegnargli il denaro fino a quel momento disponibile in cassa. Otto mila 370 euro, appunto. Soldi provenienti per la maggior parte da versamenti e pagamenti vari. Una "mazzetta" che il ladro strappa letteralmente dalle mani della dipendente delle Poste per darsi immediatamente alla fuga. Probabilmente con quella Fiat Panda bianca, vista scendere verso il porto poco dopo ad una certa velocità. Da allora del rapinatore nessuna traccia. Lanciato l'allarme arrivano sul posto i Carabinieri della locale stazione, successivamente raggiunti dai militari dell'arma e dai Vigili urbani provenienti dalla vicina Lipari unitamente alle motovedette degli stessi Carabinieri e della Guardia costiera per il pattugliamento del tratto di mare nei pressi del porto ma anche delle acque che circondano l'isola. Vengono, quindi, controllati i mezzi marittimi in partenza e avviati i controlli nel territorio isolano nell'ambito dei quali vengono notate altre Fiat Panda, ma appartenenti a persone insospettabili. " Non sono sicura che si trattasse di una pistola vera", ha dichiarato l'impiegata Paola Ferlazzo. " Fatto sta che poco dopo l'uscita di alcuni clienti ho notato un'ombra in corrispondenza all'ingresso. Subito dopo ho visto quest'uomo completamente vestito di nero e a volto coperto con l'arma in mano". Il colpo è stato praticamente un gioco da ragazzi. L'ufficio postale del Piano, località ad otto km da Vulcano Porto, dopo il periodo di forte affluenza agostana, nonostate l'ufficio del Porto chiuso da pochi giorni, è tornato ad essere frequentato dagli abitanti dell'isola e dai turisti proveniente anche dalla distante Gelso. Ma alle 11,30 di un mattino di metà settembre di gente in quella tranquilla località e in particolare, nei pressi dell'ufficio postale vicino tra l'altro alla Chiesa dei SS. Angeli Custodi, non se ne vede molta. Facile, di conseguenza, poter cogliere l'attimo per agire indisturbati anche perchè si tratta di un presidio tutt'altro che blindato e sicuro. Gli isolani sperano che gli esiti della rapina compiuta a Lipari lo scorso 13 luglio ai danni della Banca Antonveneta per quasi 400 mila euro, siano di buon auspicio. In quell'occasione come si ricorderà, dopo appena un giorno e mezzo di indagini, da parte del Gico della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Lipari i responsabili vennero assicurati alla giustizia e il bottino riconsegnato all'agenzia dell'istituto di credito. Ma quelli erano pesci relativamente grossi e, per di più, spiati telefonicamente da alcune settimane. Possibile che il rapinatore mascherato di Vulcano si sia volatilizzato ?
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/20/2007
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