Lipari-Un’esplosione e poi le fiamme. Ieri sera è stato panico nella frazione di Canneto, nel Torrente Aurora, dove da poco passate le 20.00 è andato distrutto un locale di circa 4 metri per 2 , annesso ad all’abitazione ed utilizzato per la custodia della caldaia. L’esplosione è stata causata, probabilmente, dal malfunzionamento dello stessa caldaia. Tutto è accaduto in pochi istanti : il proprietario dell’abitazione, Antonino Casamento, era sceso nel locale con l’intento , probabilmente di accendere l’impianto. È stato allora che si è udita una forte esplosione, e sono immediatamente accorsi alcuni familiari oltre ai vicini di casa, per capire cosa fosse accaduto. Hanno visto dunque le fiamme sprigionatesi dalla parte superiore del locale, dove, fortunatamente , essendo il tetto in tecopan, è stato letteralmente sollevato e spazzato via dalla violenta esplosione , impedendo di fatto danni più gravi sia all’uomo che al locale. Le fiamme, infatti così come l’esplosione, hanno trovato sfogo verso l’alto. Se il tetto fosse stato in cemento, invece, l’esplosione si sarebbe concentrata ed avrebbe procurato danni maggiori .Casamento ha riportato diverse ustioni in varie parti del corpo, compreso il volto, ed è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Lipari per le prime cure del caso. Attorno alle 22.30 però, trattandosi di ferite da ustione, è stato necessario il trasferimento, avvenuto con l’elicottero del 118, presso il centro grandi ustionati di Catania.L’uomo comunque , non è in pericolo di vita. Sul posto, a pochi minuti dall’accaduto, è giunta la squadra dei vigili del fuoco capitanata da Rosario D’Agostino. Spente le fiamme e messa in sicurezza tutta la zona, è stata avviata d’ufficio la relativa indagine per fare chiarezza sull’incidente , per le verifiche degli apparati e delle certificazioni di installazione e conformità previste dalla legge. Per fortuna il bombolone di GPL si trovava a debita dal luogo dello scoppio. L’ipotesi più accreditata è quella di una perdita di gas nel locale, che si è saturato di GPL ed è bastato un innesco, come ad esempio la semplice accensione della luce o l’avvio della stessa caldaia, a provocare l’esplosione.
tizianamedda@virgilio.it
, a cura di Tiziana Medda
Data notizia: 12/19/2008
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