Lipari- L'allarme scatta poco dopo le 14,00. Ma a Lipari non è come a Stromboli o a Panarea. Per un'ora è caos, panico, in qualche caso alle soglie dell'isteria. Nella principale isola eoliana non ci sono le sirene della Protezione civile, tolte e non si è capito ancora il motivo nel 2003, ma quelle della " Punto" dei Carabinieri e delle ambulanze del 118 e dell'Ospedale. I militari dell'arma che, in attuazione al Piano di emergenza, non possono fare altro che sfrecciare da una zona costiera all'altra dell'isola per avvertire pubblici esercenti e residenti di chiudere saracinesche ed abitazioni per spostarsi al sicuro. I mezzi sanitari per trasportare anziani e soggetti deboli al nosocomio isolano. Nel giro di pochi minuti, insomma, sullo sfondo del grigiastro pennacchio di fumo spostarsi dallo Stromboli verso la terraferma, è il fuggi fuggi generale dettato dal probabile pericolo tsunami. Il guasto, tra l'altro, causato da un fulmine alla tv locale, Teleisole, peggiora le cose. C'è poca informazione e molto brusio popolare. Ecco , quindi, che c'è anche chi carica a bordo delle autovetture intere famiglie con figli piccoli per raggiungere le zone alte di San Salvatore, Capistello, Pianoconte e addirittura Quattropani , ad otto kilometri dal centro urbano. A Vulcano, " pellegrinaggio" in località Piano. Fra chi sale e chi scende, da un posto all'altro, bloccando anche la viabilità, sembra di vivere le scene di un "disaster movie" americano. Il tutto svanisce con gli addetti comunali che si affrettano a reperire dei megafoni per annunciare il classico " state calmi, situazione sotto controllo".
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/28/2007
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!