Provincia, accordo in vista

Gazzetta del Sud Messina- «Alla provincia non c'è una vera maggioranza in Aula, è palese. Ognuno va per conto proprio». Il capogruppo dell'Mpa, Carlo Cerreti, all'indomani della minaccia di abbandonare la coalizione, non alza il piede dall'acceleratore ma si impegna a tendere la mano al presidente della Provincia, Nanni Ricevuto. Il gruppo degli autonomisti (area Lo Monte), composto dallo stesso Cerreti e da Roberto Gulotta, Nino Previti, Nino Calà e Marco Panetta, a fine mattinata ha incontrato Ricevuto in un faccia a faccia volto a rasserenare gli animi, anche se è bene dirlo la ventilata "crisi" non ha certo origini nostrane, ma va ricercata negli affondi che i due schieramenti si stanno scambiando a Palermo, in sede regionale. «Durante l'incontro – precisa Cerreti – è emersa la piena condivisione da parte del gruppo degli autonomisti delle linee politiche e programmatiche portate avanti negli ultimi sei mesi da parte di Ricevuto e dal suo esecutivo, fermo restando, invece, lo squilibrio delle forze alleate in aula consiliare con comportamenti ed azioni lesive dell'unità della maggioranza da parte dei partiti della PdL». Quindi la conclusione: «Abbiamo ribadito la fiducia al presidente Ricevuto, che da par suo accogliendo le riflessioni in ordine alle difficoltà di comunicazione dei vari gruppi di maggioranza in aula, si è impegnato da subito a convocare i diversi esponenti consiliari dei partiti politici di maggioranza. Voteremo gli atti di Ricevuto e della Giunta, ma sulle iniziative del Consiglio ognuno va per conto suo».Intanto, l'Aula provinciale ha finalmente trovato l'accordo sui cinque esponenti da nominare all'Urps (Unione regionale province siciliane), nodo del contendere della seduta di lunedì, con gli strascichi politici ormai noti. Dopo due giorni di discussioni, i nomi a saltare fuori dal cilindro sono quelli di Saro Sidoti (Udc di Naro), Enzo Testagrossa (Pdl, area Nania), Roberto Gulotta (Mpa, area Lo Monte), Massimo De Domenico (uomo di fiducia di Ricevuto) e Biagio Gugliotta (Pd). Di fatto restano a mani vuote il gruppo Mpa di De Luca con Nino Bartolotta che ha manifestato in aula tutto il suo disappunto («questo è un percorso che non condividiamo») e l'Udc di D'Alia, anche se il candidato Nino Summa ha preferito fare un passo indietro «per impegni e onore politico».Sin qui le schermaglie, facciata di una partita molto più delicata che – sempre ieri – dovrebbe essersi chiusa, salvo colpi di scena. Si tratta dell'Istituto autonomo case popolari, di cui tre componenti vengono designati dal presidente della Provincia e poi nominati dall'assessore regionale. La presidenza andrà al Pdl, probabilmente a Forza Italia (area Germanà, anche se la componente Briguglio di An è sul piede di guerra), mentre due consiglieri andranno uno all'Udc di D'Alia e l'altro all'Mpa di Lo Monte.(m.c.)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 1/28/2009

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