Una meticolosa ed attenta opera di mappatura, di conoscenza dei luoghi e dei reperti presenti in tutta l’area subacquea archeologica che comprende Capo Graziano e tutte le zone limitrofe, nell’isola di Filicudi, oltre ad una rendicontazione dello stato di conservazione e presenza dei reperti già noti e conosciuti . La stanno realizzando, in questi giorni il gruppo dei sommozzatori della Soprintendenza del Mare di Palermo, diretta da Sebastiano Tusa, che ha inviato alle Eolie uno dei maggiori conoscitori ed esperti del settore dell’archeologia subacquea, Filippe Tisserye in stretta e fattiva collaborazione al Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri di Messina, guidato dal Maresciallo Salvino Antioco, e con l’ausilio del preziosismo PLUTO, la telecamera subacquea filoguidata. Un marchingegno assolutamente necessario perché permette di visionare lo stato dei reperti sottomarini, dei fondali e di tutto ciò che avviene sotto acqua, in maniera meticolosa, e registrando immagini utili alla successiva fase prevista per l’ambizioso progetto della Soprintendenza del mare, che prevede la realizzazione di un itinerario archeologico subacqueo di enorme valenza storica, con la mappatura completa e la sistemazione dei fondali e di tutto ciò che in essi è conservato, di Capo Graziano e di quelli prospicienti la zona limitrofa. Itinerari che se tutto andrà bene- ha dichiarato il direttore Sebastiano Tusa – potrebbero essere aperti alle visite turistiche guidate già dalla prossima estate, sotto il controllo, ovviamente, della Soprintendenza del mare”.
Tiziana Medda
, a cura di Tiziana Medda
Data notizia: 10/18/2007
dalla nostra Daniela Bruzzone
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