PALERMO - “Pur condividendo le parole del presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, credo sia il momento di invertire la prospettiva. E dobbiamo partire proprio del confronto tra le istanze del sud e quelle del nord: di questi temi va nutrito il dialogo politico”. Lo dice il vicepresidente della Regione siciliana, che così commenta l'intervento del presidente degli industriali siciliani. “Parlando di Sicilia, va detto che oggi al lavoro c'è una nuova classe dirigente. Stiamo affrontando una crisi difficilissima, la più dura dal secondo dopoguerra ad oggi, e molti nodi stanno venendo al pettine. Siamo al governo con l'orgoglio di essere siciliani - continua - e lavoriamo applicando il necessario rigore che vuole essere il volano per le nostre prospettive di sviluppo: lo dimostrano le leggi di riforma dei dipartimenti, per una macchina amministrativa regionale più moderna, agile ed efficiente, e i tanti interventi normativi che stanno procedendo speditamente, dalla riforma della sanità in discussione all'Ars, alla rimodulazione del ciclo dei rifiuti”. “E' importante fare gioco di squadra per uscire dalla crisi – continua Bufardeci – ed in questo sarà utilissima la sensibilità, la competenza e l'intelligenza di uomini come Ivan Lo Bello, che hanno a cuore il futuro della Sicilia”.
“Per questo, è il momento di aprire una seria e coerente contrapposizione tra Sud e Nord del Paese – conclude Bufardeci – in un contesto segnato dalla dialettica politica. Soltanto così potremo arrivare a una sintesi che dia la stura al rilancio del Mezzogiorno, inteso come vera opportunità per il Paese. C'è il rischio, altrimenti, che l'assenza di dialogo o di contrapposizione tra Sud e Nord, diventi per qualcuno l'alibi per tagliare le risorse economiche che ci spettano”.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/12/2009
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