Siamo alla settimana n. 2 delle notizie e delle risposte dell’Amministrazione e del gruppo consigliare di maggioranza del Comune di Lipari.
-MARINA CORTA:- Parecchi, tra operatori economici e anche qualche rappresentante politico della minoranza, hanno scritto sui problemi di una piazza che da sempre ha simboleggiato il cuore dell’isola soprattutto nel periodo della stagione turistica. Se da un punto di vista (quello più moderato), l’attenzione viene richiamata sulle attuali condizioni della zona, con toni ancora ancora accettabili, dall’altro, ad accuse rivolte in perfetta malafede nei confronti delle amministrazioni che si sono succedute dal 2004 ad oggi (cito ad onor di cronaca: “…gli aliscafi spostati di punto in bianco,…nessun programma alternativo…ecc.”), vorrei richiamare alla memoria degli operatori le innumerevoli riunioni, che loro tra l’altro citano e ricordano e, uno fra tutti, un progetto per la riqualificazione della piazza, proposto dall’allora Assessore incaricato, geom. Gianfranco Guarino, che tra l’altro prevedeva la chiusura della stessa al traffico e la creazione di strutture idonee alla programmazione (anche in estemporanea laddove si fosse presentata la necessità), di manifestazioni, spettacoli e quanto altro possibile, attraverso la posa di gradinate e la realizzazione di un piccolo teatro aperto. Questo primo e propedeutico progetto veniva completamente deriso e rigettato dalle stesse persone che oggi accusano una mancanza di volontà che tale non è. Quelle stesse persone che lamentano il traffico selvaggio, ma che non hanno mai consentito la chiusura della piazza, anche per il passaggio e il posteggio dei residenti. Allo stesso modo si dovrebbe operare con Via Roma, per la quale, ad onor del vero, si sono attivate tutte le procedure previste per verificare che la realizzazione dei lavori sia stata conforme al progetto e dove sono eventuali responsabilità per la successiva richiesta del risarcimento del danno. Anche se a tutti è noto che solo grazie all’operato di questa maggioranza si è avuto lo spostamento dell’impianto fognario, che giaceva di fronte ad un noto locale della piazza, in una locazione sicuramente più consona.
Nel contempo l’assessore al ramo, attraverso gli uffici di competenza, ha ottemperato in tempi reali agli interventi più urgenti, richiesti di volta in volta dai cittadini residenti nella zona, soprattutto in ordine al problema idrico-fognario. Per quanto riguarda la programmazione estiva, per volontà e volere della maggioranza, si sta lavorando ad una serie di iniziative, spettacoli e avvenimenti, che si snoderanno, come anche è stato lo scorso anno, e nonostante i problemi legati alle scarse possibilità di bilancio, già a partire dalle prossime settimane e per l’intera stagione turistica. Sarebbe quasi inutile comunque ricordare che un paese cresce anche e soprattutto grazie alla iniziativa e alla capacità imprenditoriale dei privati, e non solo pretendendo di appoggiarsi all’iniziativa pubblica che, per ovvie ragioni burocratiche e non di volontà, ha certamente limiti, quantomeno di ordine temporale e non può dare risposte immediate alle necessità contingenti. Un consiglio: senza andare lontano, visitate Reggio Calabria. Una amministrazione ha fatto interventi strutturali e di bonifica, commercianti ed esercenti hanno trasformato una zona altamente degradata, quella del lungomare, in una crescente attrattiva turistica, che non conosce crisi.
- PORTI E TRASPORTI. È piacevole constatare come il turismo crocieristico viene da ogni parte plaudito, anche con iniziative simpatiche che vanno sicuramente incoraggiate, come l’omaggio creato dall’artigiano orafo Bertè, ma è anche un momento questo per riflettere seriamente su cosa il passaggio programmato, organizzato e costante (le nostre zone consentono la navigazione per tutto l’anno), delle navi da crociera, messe in sicurezza e assistite a dovere attraverso le infrastrutture portuali necessarie all’uopo, potrebbe rappresentare per l’intera economia delle nostre isole. A cominciare dal pagamento della tassa portuale stessa, per continuare con l’organizzazione escursionistica, con eventuali rifornimenti, con l’offerta di itinerari alternativi che porterebbero lavoro e benessere a tanti residenti. Questo è uno dei motivi che spinge la maggioranza a scommettere sul “Porto”. E per consentire anche questo tipo di sviluppo turistico non si può continuare con l’insistere per un ridimensionamento, non si può pensare di giocare la partita con carte taroccate, dipinte solo con facce dannose e gratuite, senza idee progettuali validamente propositive e alternative, che contengono il solo scopo di porre ostacoli e ritardi di ogni genere alla realizzazione dell’opera. Nessuno vuole creare “mostri”. Tutt’altro, è nell’interesse di tutti giocare le strategie vincenti per continuare a crescere e a garantire, ad ogni livello, la qualità e il miglioramento di un tenore di vita al quale, diciamolo chiaramente e onestamente, pochi oggi, avversari politici in testa, saprebbero rinunciare.
Riuscire ad avere una portualità efficiente rappresenterebbe un notevole passo avanti per molteplici aspetti legati all’economia e allo sviluppo socioculturale del nostro territorio. Quando ogni tanto si torna a parlare del Porto di Ginostra, ad esempio, questo dovrebbe rappresentare quasi un deterrente alle critiche mirate e provenienti da una parte politica che facilmente si lascia condizionare dal “selvaggio” ambientalismo del NO. Infatti, nonostante le indicazioni date nel tempo dalla popolazione, a favore delle secche di Lazzaro (fortemente osteggiata da un gruppetto di ambientalisti-nudisti), alla fine, e pur di dotare la frazione di un approdo quantomeno decente, si è optato per l’attuale sito che presenta i problemi dei quali nessuno ignora l’esistenza, ma che intanto è meglio del nulla che altre amministrazioni e parti politiche, continuavano a proporre. Appena le risorse lo consentiranno, il porto di Ginostra sarà reso di nuovo funzionale al meglio. Per quanto riguarda il problema dei Trasporti, nonostante le resistenze anche a livello europeo e nazionale, si continua a lavorare per ottenere lo “scorporo” della Siremar dalla privatizzazione di Tirrenia. Inoltre mercoledì 13, l’Assessore Regionale Titti Bufardeci, sarà a Roma, su convocazione del Ministro Mattioli, con il preciso mandato da parte del coordinatore Ancim per i problemi legati ai trasporti, il sindaco di Lipari, al fine di ottenere la assicurazione formale che non saranno effettuati tagli sulle linee attualmente garantite.
A quanti della parte di minoranza continuano a criticare il fatto che ci si è mossi in netto ritardo riguardo alle avvisaglie già avvertite negli scorsi anni, sarebbe bene ricordare che proprio durante il governo Prodi, anzi proprio per volontà di quel governo, si è partiti con il processo di privatizzazione di tutte le compartecipate a livello statale. Una domanda: Voi, interlocutori privilegiati, dove eravate e cosa avete fatto?
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/8/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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