Solo 43,45 € per il vaccino Hpv

PALERMO – Solo 43 euro e 45 centesimi, per ogni dose di vaccino contro il papilloma virus. E’ questo il nuovo prezzo che la Regione siciliana pagherà alla Sanofi Pasteur dopo che oggi si è proceduto alla aggiudicazione della gara a procedura negoziata, sulla base del criterio del prezzo più basso. Appena un anno fa la Regione aveva ricevuto dalla stessa azienda un’offerta al prezzo di 106 euro.“Questo - ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo - è uno di quei fatti che spegne definitivamente certe critiche strumentali che pure c’erano state e che a suo tempo eravamo stati costretti a subire in attesa di dimostrare la bontà delle nostre tesi. Temo che in questa campagna elettorale possano verificarsi altri tentativi di strumentalizzazione sul nostro operato: li spegneremo con il necessario rigore, portando dati e fatti concreti, lavorando sempre ed esclusivamente nel rispetto delle regole e nell’interesse dei cittadini che a causa del deficit della sanità siciliana sono costretti a pagare maggiori tasse. Non è possibile che in Sicilia alcune prestazioni costano al sistema sanitario molto di più che nelle altre regioni, l’obiettivo deve essere quello di riallinearci rapidamente agli standard nazionali”. “Quella di oggi – ha proseguito Russo - è la vittoria della trasparenza e delle regole, la dimostrazione che con la necessaria attenzione nell’amministrazione del denaro pubblico si possono conseguire risparmi enormi senza in alcun modo intaccare il bisogno di salute dei cittadini. Con il nuovo prezzo per l’acquisto dei vaccini, a conti fatti, ora che la gara è stata espletata, sarà possibile conseguire risparmi di quasi 4 milioni di euro all’anno. Ma è solo l’inizio di una politica del contenimento e della razionalizzazione delle spese che sarà realizzata con l’espletamento di gare centralizzate, nel rispetto delle regole e della libera concorrenza”. Alla gara a procedura negoziata, espletata dalla Ausl 8 di Siracusa in qualità di capofila, hanno partecipato la Sanofi Pasteur e la Glaxo SmithKline, vale a dire le aziende produttrici dei vaccini Gardasil e Cervarix, gli unici prodotti autorizzati all’immissione in commercio dall’Agenzia italiana del farmaco: la Sanofi Pasteur si è aggiudicata la gara al prezzo di 43,45 mentre la Glaxo SmithKline ha offerto un prezzo di 49,11 euro. La gara riguardava l’acquisto di 103.400 dosi di vaccino. “Ecco cosa vuol dire tagliare gli sprechi - conclude Russo -. Basti pensare che per il primo approvvigionamento di vaccini abbiamo speso una cifra largamente superiore alla media nazionale. Proprio per questo motivo, a luglio dello scorso anno, ho deciso di avviare un’indagine interna con la quale abbiamo accertato che le direttive impartite dall’Ispettorato regionale non erano conformi alle indicazioni del ministero della Salute. Non è un caso che dopo la mia azione amministrativa il prezzo del vaccino era progressivamente sceso. Alla luce dell’aggiudicazione di oggi è evidente che qualcuno non aveva fatto un uso corretto delle risorse pubbliche”. Le Ausl siciliane, infatti, (ad eccezione dell’Ausl 1 di Agrigento), avevano acquistato il vaccino Gardasil “in esclusiva”, senza gara ad evidenza pubblica, sulla base delle indicazioni contenute in un decreto dell’ispettorato dell’11 marzo 2008 il quale faceva proprio un documento di indirizzo, elaborato da un comitato tecnico-scientifico regionale, secondo cui era preferibile l’uso del vaccino quadrivalente (cioè il Gardasil). La Commissione salute del Ministero invece aveva raccomandato l’acquisto del vaccino con gara pubblica basata sul prezzo più basso, dal momento che i due vaccini in commercio erano equivalenti per gli scopi della campagna di prevenzione contro il papilloma virus. La decisione di fare ricorso a una gara a procedura negoziata si è resa possibile ai sensi dell’articolo 57, comma 2, lettera B del decreto legislativo 163706 in quanto solo le due aziende invitate possedevano la esclusività richiesta. Con questa procedura inoltre sono state risparmiate le spese per gli oneri di pubblicazione e sono stati notevolmente ridotti i tempi di aggiudicazione. Meno di un mese fa la seconda sezione del Tar della Sicilia aveva rigettato la richiesta di sospensiva avanzata dalla Sanofi Pasteur con cui, in pratica, si chiedeva l’annullamento dei provvedimenti adottati dall’assessore Russo.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/14/2009

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