Eolie, quel sole che non illumina chi governa

Eolie, quel sole che non illumina chi governa L'Editoriale Vi confesso che non mi piace affatto dipingere, con i soliti “scarabocchi”, le mie isole su un sito web che cattura migliaia di lettori al giorno, da ogni parte del mondo. E come se dicessi, indirettamente, ai tanti potenziali visitatori di questo arcipelago di preferire altri lidi. Anche se pensando, subito dopo, alle invidiabili meraviglie che madre natura ci ha donato, i vulcani, ad esempio, ritengo che le Eolie debbano comunque essere scelte per un periodo di vacanza. Semplicemente perché, a differenza di tanti altri posti, ti lasciano qualcosa dentro. Siamo decisamente fortunati ad offrire scenari naturali di incomparabile bellezza, quanto scellerati a non saperne valorizzare e sfruttare le potenzialità di ordinato sviluppo e benessere. Penso alle rinnovabili. Nelle isole del sole…il sole serve a tutto tranne che a creare ricchezza come, invece, avviene in altri paesi, per i quali siamo“ primitivi”, dove il sole lo vedono, per poche ore al giorno, impiegandone proficuamente i suoi benefici. “ Siamo indietro di almeno 25 anni”, dichiarava, ieri, giustamente, il consigliere comunale Francesco Megna ( lamentando l’impossibilità da parte di un cittadino di poter produrre e vendere energia al gestore locale con un impianto fotovoltaico) che unitamente al collega dell’opposizione Giacomo Biviano inizia seriamente a portare avanti argomenti legati allo sviluppo delle rinnovabili anche alle Eolie dove lo sviluppo o la crescita non possono che essere, esclusivamente sostenibili. Nella terra dei vulcani, se vogliamo essere puntigliosi, ci sarebbe anche la geotermia da sfruttare, grazie a quella scienza che negli ultimi anni, in questo settore, ha fatto passi da gigante. Insomma c’è tutto per mordere quel pane che la natura ci offre su un piatto d’argento ma bisogna fare i conti con una classe politica locale che oltre ad essere miope e sorda, è, purtroppo, anche sdentata. Su certi argomenti, la maggioranza, chiaramente in balia delle “ disposizioni” che arrivano dall’alto, non può determinarsi. Ballano forti interessi che si decidono su altri tavoli come ad esempio, su quello regionale. Basti considerare che con il varo del piano energetico e ambientale, atteso per quasi 18 anni, sono già circa 1200 le istanze giunte all’assessorato regionale all’Industria per l’approvazione di nuovi parchi eolici, fotovoltaici e geotermici. Un numero record per molte richieste presentate da gruppi industriali stranieri che intendono investire giustamente in Sicilia. Lampante la vicenda Aqua Blue, che il suo progetto l’ha presentato due anni or sono e in tutte le salse e per la quale, anche a livello locale, si cerca di non alimentare discussioni, semplicemente non parlandone, sperando che prima o poi la proposta comprendente la fabbrica di pannelli solari e 156 posti di lavoro, dissalatori ad energia solare, e un milione di euro per i trasporti marittimi, cada nel vuoto della politica vuota. Proprio quella che regna sovrana in queste isole da almeno dieci anni, alimentata com’è da meschini giochi di potere nell’interesse dei singoli e non della collettività. peppepaino@interfree.it

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/15/2009

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