Esercenti chiedono lumi alla Soprintendenza

Esercenti chiedono lumi alla Soprintendenza Lipari- Chiedono chiarimenti scritti entro i termini previsti dalla legge ai tre dirigenti comunali e alla Soprintendenza di Messina sulla tipologia di strutture e materiali per poter realizzare coperture esterne ai loro locali, ovviamente su suolo pubblico. Si tratta degli esercenti Frank Puglisi, Carlo Di Paola, Teresa Maria Imbruglia e Flavia Subba. Ciò, alla luce di quella vera e propria giungla nel centro storico di tende, strutture in legno e recinzioni varie, in forme e stili diversi che da spazio a mille interpretazioni e sospetti "agevolati" dal coacervo di pareri, competenze e normative. " Ci accingiamo a pianificare gli annuali e inderogabili interventi di manutenzione o migliorie in attesa della prossima stagione turistica- hanno evidenziato questi titolari di bar e ristoranti- e tra questi figura l'esigenza di scegliere quale tipo di copertura acquistare per offrire un servizio adeguato ai nostri clienti, poichè com'è noto tendaggi e ombrelloni sono soggetti a una rapida usura. Trattandosi di somme non risibili che possono ammontare anche a parecchie migliaia di euro, la scelta del nostro prossimo acquisto impone una serena valutazione e la certezza che non debbano sussistere, una volta affrontata tale spesa , pentimenti tardivi in merito alla tipologia selezionata". Gli esercenti hanno, quindi, chiesto lumi su cosa collocare negli spazi pubblici in concessione, ad esempio tra pensiline, gazebi, pergolati, box, tende ad ombrello ecc. e se gli stessi devono essere in legno piuttosto che in ghisa, ferro, vetro, plastica o altro ancora. Una richiesta di chiarimenti, hanno specificato per " fugare ogni dubbio anche alla luce delle " evoluzioni" che sembrano essere state di recente introdotte nella prassi comune, o che ci sembra attualmente tollerata, che orienta e regola le modalità di tale tipo di interventi nel centro storico". Sulla questione abbiamo prima interpellato il dirigente del quarto settore Nico Russo il quale ha dichiarato che " le strutture da collocare devono possedere i pareri dell'area urbanistica ed essere, in ogni caso, conformi al regolamento sul suolo pubblico". Poco dopo ci siamo rivolti al responsabile dell'area urbanistica geom. Aldo Martello che ha ricordato come la materia sia disciplinata dall'art. 38 del Piano territoriale paesistico che prevede soltanto il posizionamento di tende e ombrelloni. " Ma - ha puntualizzato Martello - il nostro è solo un parere. E' di fatto, la Sovrintendenza che decide".

, a cura di Peppe Paino